«Scalinata della stazione,
il Comune intervenga ora»

Cassani (albergatori): «I 400mila euro della tassa di soggiorno anche per sistemare le urgenze»

I turisti: «Scendere dai gradini è davvero rischioso. Como è deliziosa, ma non è pensata per noi»

Como

«La scalinata della stazione San Giovanni è il risultato di anni e anni di inerzia. Senza manutenzione, si rovina tutto. Dopo per forza servono più soldi per aggiustare le cose».

Roberto Cassani, presidente degli albergatori di Confcommercio, è convinto che a Como andrebbe tutto meglio se ogni giorno ci fosse una squadra di operai del Comune che aggiusta le buche, strappa le erbacce, lava i portici comunali e raccoglie i mozziconi lasciati a terra dagli incivili.

«Se ci fosse stato questo lavoro, la scalinata non sarebbe in queste condizioni,così come non lo sarebbero i Portici Plinio dove la sporcizia si è stratificata».

Secondo Cassani basterebbe poco per dare almeno uan parvenza d’ordine alla scalinata.

«Io posso capire che il Comune non abbia i soldi. Ma quanti dipendenti ha? Novecento. E tra 900 persone non ha qualcuno da mandare a tenere in ordine la città? Questo mi sembra strano». In ogni caso Cassani dice che si potrebbero usare i soldi della tassa di soggiorno, gli stessi che si pensa di utilizzare anche per creare un info point unico al Broletto.«Alla fine dell’anno saranno stati raccolti 400mila euro, ci incontreremo con il Comune per decidere dove spenderli».

Cassani dice che l’incontro ci sarà a breve perché gli interventi devono essere tempestivi.

Tempo due mesi e tornerà il freddo. E non sarà più solo un problema dei turisti ma anche dei comaschi che l’anno scorso sono volati a decine sui gradini ghiacciati andando ad affollare il pronto soccorso degli ospedali, Sant’Anna in testa.

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