«Si fa colletta, i grandi comprano
Così ci sbronziamo già a 13 anni»

Una ragazzina ha rischiato il coma etilico. Piazza Perretta, i racconti del giorno dopo. «Ha bevuto vodka, era sdraiata, la prendevano in giro». Poi qualcuno ha chiesto aiuto

Un giorno di festa per incontrare gli amici e stordirsi di alcolici. Una realtà allarmante che rispecchia una tendenza in aumento tra i giovani comaschi, con maggiorenni consenzienti, pronti per qualche euro ad acquistare birra e superalcolici da fornire a giovanissimi.

E così sarebbe avvenuto anche lunedì pomeriggio, quando nel giorno dell’Epifania con famiglie sorridenti in giro per la città per l’arrivo della Befana, una tredicenne è stata soccorsa in piazza Perretta dalla Croce Rossa per intossicazione da alcolici e trasportata al Valduce. Ha rischiato il coma etilico.

«Eravamo in tanti in piazza lunedì e molti si sono accorti che stava male solo quando è arrivata l’ambulanza – raccontano delle coetanee che dietro a rossetti fluo e ciocche colorate cercano di mascherare il viso da bambine–. Aveva bevuto della vodka, alcuni dicono qualche sorso altri una bottiglia. Era ubriaca, si era sdraiata per terra, per questo i suoi amici la prendevano in giro».

In molti avevano alzato il gomito tra gli oltre venti ragazzi presenti in piazza Perretta, ma fortunatamente qualcuno ha avuto la lucidità di chiedere aiuto. «Ci hanno detto che hanno chiamato la madre e poi l’ambulanza – aggiungono – i soccorsi le hanno messo la coperta termica e poi l’hanno portata via».

Raggelante la tranquillità di questi racconti, come se non fosse successo nulla di grave, come se essere soccorsi perché ubriachi fradici fosse una cosa normale. E anche quando la domanda è su come si procurano gli alcolici la risposta è ben dettagliata:«Generalmente si raccolgono i soldi nel gruppo e i minorenni danno il denaro ai maggiorenni che vanno ad acquistare le bottiglie di birra o di superalcolici – spiegano altri ragazzi -. Di solito vanno nei supermercati perché costano meno del bar e perché è più facile acquistare bottiglie maxi. Se nel gruppo sono tutti minorenni allora si chiede a qualche adulto di comprarle dando loro qualche euro».

Non solo piazza Perretta, i gruppi si ritrovano anche in piazza Gobetti dove qualche ragazzo intento a bere una birra commenta l’accaduto: «Sono dei ragazzini, ma cosa devono reggere? Non si rendono conto dei rischi che corrono, possono anche morire».

Difficile dire chi siano i buoni e chi invece i vandali che da mesi infastidiscono i commercianti della zona e sporcano fontana e muri con scarabocchi. Alcuni si limitano ad abbandonare le bottiglie vuote, altri utilizzano vasi e fioriere come bagni pubblici. Molti invitati dai commercianti esausti a spostarsi dalla vetrine educatamente chiedono scusa e se ne vanno, altri invece rispondono in modo aggressivo. C’è anche chi, invitato a spostarsi qualche metro più in là, ha sputato sui piedi di un esercente.

Francesca Guido

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