Slot e gioco d’azzardo
«Curati in 200 ma sono di più»

Ma secondo il Sert «i giocatori problematici sono 15mila»

Preoccupazione per la crescita del fenomeno tra gli studenti

Como

«Il gioco d’azzardo sta assumendo proporzioni sempre più rilevanti a Como». A dirlo sono la dottoressa Raffaella Olandese, direttore Dipartimento dipendenze Asl e la dottoressa Lisa Agnieszka Impagliazzo, psicologa del Dipartimento dipendenze Asl.

«Ciò che preoccupa - hanno sottolineato le esperte - è il fatto che, nonostante esista il divieto di gioco per i minori di 18 anni, il fenomeno sia in crescita nella popolazione studentesca associato, in molti casi, all’uso di alcool e cocaina. Per non dire del dilagare dei giochi d’azzardo online».

Dal 2006 al 2013 sono stati 208 i giocatori patologici presi in carico dal Dipartimento di via Pessina e dai Sert. Di questi, circa 60 sono attualmente in cura. Esponenziale l’incremento dei casi (solo 2 nel 2006, ben 93 nel 2013) tenuto conto che i giocatori patologici appartengono a tutti i ceti sociali, anche se, per lo più, si tratta di lavoratori dipendenti (38,4%).

In prevalenza, i malati di slot comaschi hanno un lavoro (63,6%), sono coniugati o conviventi (51,7%) e possiedono un’età compresa tra i 45 e i 50 anni.

Il 24 febbraio dalle 14.45 alle 17 all’Auditorium del Collegio Gallio l’Asl varerà il piano partendo dalla conferenza-spettacolo “Fate il nostro gioco” di Diego Rizzuto e Paolo Canova di “Taxi 1729”. Organizzata in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, l’iniziativa è riservata ai docenti delle scuole secondarie e a rappresentanti di enti portatori di interessi».

Del resto, «Como, dopo Pavia, resta la 2° città in Italia per spesa pro capite in giochi d’azzardo - ha rimarcato Olandese - con ben 1924 euro investiti nel 2012 (+27,9% rispetto al 2010)». Per iscrizioni all’evento del 24 febbraio: 031 370870.

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