Sorpresa paratie, serve l’ok antitangenti

Il nuovo progetto spedito all’Autorità contro la corruzione: senza il sì non possono ripartire i lavori

Perché il cantiere delle paratie non è ancora ripartito? Il nuovo progetto, dopo una serie di riunioni, sembrava aver concluso il lunghissimo iter, era arrivato il via libera di tutti gli enti riuniti nella cosiddetta “conferenza dei servizi”. Ma le cose non stano esattamente così e lo riporta un documento ufficiale. Manca un passaggio, e non di poco conto: la variante - che ha fatto salire i costi dell’operazione a quota 33 milioni (per l’esattezza 32.958.973 euro e 20 centesimi) - deve passare al vaglio dell’Autorità nazionale anticorruzione. Tutta la documentazione è stata spedita all’ente, il responso però non è ancora arrivato.

Non usa giri di parole, d’altra parte, il parere dei tecnici della Regione allegato al verbale della conferenza dei servizi: «Si rammenta all’amministrazione comunale - scrivono - di trasmettere la perizia all’Anac per le valutazioni di competenza, unitamente alla documentazione integrativa già prodotta». Poche righe ma di grande rilievo, visto che dall’esito delle verifiche dell’Autorità dipende l’effettiva ripartenza dei lavori per le opere antiesondazione e la nuova passeggiata.

Tutte le varianti in corso d’opera, d’altra parte, devono passare per legge i controlli dell’Anac, in questo caso peraltro parliamo di un’opera pubblica dai costi molto alti e con un passato difficile, per usare un eufemismo.

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