Stevie Wonder
Guest star alle nozze

Il cantante si è esibito al piano durante il matrimonio di John Legend

Tra gli invitati anche Alicia Keys Persi i bagagli, cerimonia in ritardo

Como

La lista dei 146 invitati degna di una hit parade. Con la presenza di una star internazionale del calibro di Alicia Keys, la voce femminile più famosa del rn’b da classifica, con la quale John Legend - novello sposo sul Lago di Como per l’unione con la modella Chrissy Teigen - ha collaborato per alcuni brani.

C’era anche lei, al matrimonio di colui che è già stato definito l’erede di Marvin Gaye, per le sue venature soul in grado di fargli rastrellare, nonostante i suoi 34 anni, la bellezza di nove Grammy Awards. Al pianoforte a coda, nella splendida cornice di Villa Pizzo, a Cernobbio, si è seduto anche Stevie Wonder. Mani e cuore sugli ottantotto tasti. Cerimonia da favola. Per un banchetto con al tavolo mezzo Olimpo del pop. L’altra metà, invece, se n’è stata a casa.

Certo non è facile prendere un volo intercontinentale per lasciare gli Stati Uniti e raggiungere l’Italia. Non ci sarebbe riuscito, ad esempio, un altro big come Kanye West, celebrità rap. Anche lui nella lista. Tra i nomi nell’elenco, anche quello di Quincy Jones, il famosissimo produttore di album storici come i tre dischi incassatutto di Michael Jackson: Off The Wall, Thriller e Bad.

L’aperitivo è iniziato nel tardo pomeriggio, almeno un’ora dopo rispetto al previsto, per un inghippo capitato al papà di Legend: bagagli persi all’aeroporto, all’arrivo in Italia. L’unico incidente non preventivabile di un’organizzazione perfetta, a cominciare dall’impeccabile servizio di sicurezza.

Stevie Wonder è arrivato a bordo di una minicar di servizio stile golf club, utilizzata per la spola degli ospiti dall’ingresso al giardino del ricevimento. Ha ascoltato con attenzione la musica del gruppo che, chitarra, violino e percussioni, davanti a lui, accompagnato da una meravigliosa ventenne, ha eseguito due brani: O’ surdato ’nammorato e Bellezze in Bicicletta. Poi la musica è cambiata. Spazio alla classica, con un romantico quartetto d’archi.

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