Strade chiuse e via i parcheggi. Per nove tifosi ospiti alla partita

Ordine pubblico, il Comune costretto a isolare la zona dello stadio. Disagi per i pendolari e i genitori della scuola di via Sinigaglia

Di nuovo: il Como gioca la sua partita infrasettimanale di Coppa Italia, allo stadio si presentano 318 spettatori (ma quelli ospiti, arrivati per sostenere la Spal, erano nove in tutto) e il Comune applica i protocolli di sicurezza standard, quelli domenicali da super derby, imponendo il divieto di accesso all’anello dello Stadio e la rimozione forzata fin da quattro ore prima dell’avvio della partita.

Apriti cielo. Anche perché di mercoledì i piccoli alunni della scuola elementare Corridoni di via Sinigaglia fanno solo mezza giornata e, se si eccettua un risicatissimo manipolo di alunni che va a casa dopo pranzo, alle 12.30 vengono restituiti a decine ai rispettivi genitori: «Solita storia - lamentava ieri una delle tante mamme imbufalite. È vero che non capita spesso, ma ogni volta sono costretta a lasciare l’auto chissà dove, magari con i fratellini più piccoli a bordo, scaricare tutti quanti e farmela a piedi».

Soliti disagi anche per gli sportivi che frequentano i circoli sportivi di viale Puecher e per i pendolari che usano lasciare l’auto nella zona visto che le tariffe sono relativamente più basse rispetto al resto della convalle

Poco importa che tutto attorno non ci sia che il deserto dei tartari, reso se possibile ancora più inquietante dalle solite cancellate collocate di fronte allo Yacht club e dai blocchi di cemento “anticarro” in via Sinigaglia, roba che sembra di stare in una cittadina ucraina sotto le bombe.

Sei le auto rimosse dall’area del divieto, «in linea - spiega ilcomandante della Polizia locale Donatello Ghezzo - con altre partite infrasettimanali», giocate nel corso dell’inverno.

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