Tangenziale chiusa e a pagamento
Livio (Provincia): «Inaccettabile»

Dopo sindaco e Camera di commercio interviene la presidente di Villa Saporiti

«Non possiamo che condividere la presa di posizione portata avanti unitariamente dalle istituzioni del nostro territorio contro la mancata apertura del primo lotto della tangenziale di Como e ci dichiariamo disponibili a fare la nostra parte affinché su quella tratta non venga applicato nessun tipo di pedaggio». Con queste parole la presidente della Provincia Maria Rita Livio esprime la contrarietà dell’ente al previsto pagamento di 60 centesimi per percorrere di due chilometri e mezzo del primo lotto di tangenziale e si schiera al fianco del sindaco Mario Lucini, del presidente della Camera di Commercio Ambrogio Taborelli e della coordinatrice del Tavolo della Competitività Annarita Polacchini intervenuti in questi giorni sul nostro giornale per dire no allo slittamento dell’apertura della nuova arteria viaria.

«La Provincia di Como è pronta a offrirsi come soggetto coordinatore di tutte le istituzioni e le forze politiche del territorio per fare pressing su chi di dovere e arrivare a risolvere la questione – prosegue Livio – Il problema della tangenziale di Como, per altro, non è relativo solo all’apertura e all’eventuale pedaggio del primo lotto, ma soprattutto all’esiguità del suo tracciato che non permette, in assenza del secondo lotto, di risolvere i problemi di traffico per cui era stata pensata. A questo proposito la Provincia ha già valutato un tracciato più a nord rispetto a quello inizialmente previsto e la proposta ha incontrato l’assenso dei Comuni interessati. Sarebbe quindi necessario approfondire progettualmente questa alternativa, anche per arrivare poi a parlare di costi concreti e non solo ipotizzati, e mettere in atto tutto quanto è possibile fare per arrivare al completamente della tangenziale di Como».

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