Tangenzialina a sud
Figino frena Cantù

L’assessore canturino Di Febo vuole migliorare il collegamento tra via Torino e via Rossini, nel Comune confinante. Scettico il sindaco Orsenigo: «Vorremmo capire bene quale tipo di traffico arriverà nel nostro paese»

Per il progetto, l’entusiasmo è soprattutto del Comune di Cantù. Che, con una tangenzialina a sud, se così si vuole chiamare il peduncolo di possibile collegamento con Figino, potrebbe sgravare dal traffico veicolare via Milano e, prima del centro, via Borgognone

Sulla zona periferica che dopo via Torino porta, dove oggi c’è uno sterrato, in via Rossini, a Figino, a poche decine di metri dalla Serenza. A frenare, però, è il Comune di Figino. Che definisce prematuro l’argomento: prima c’è da capire l’impatto per il proprio territorio. Motivo per cui è stato chiesto a Cantù di portare dati aggiornati sul traffico.

Si è parlato anche di questo, negli scorsi giorni, tra l’assessore alla pianificazione viabilistica di Cantù Paolo Di Febo e alcuni rappresentanti del Comune di Figino, tra questi il sindaco Angelo Orsenigo.

Quindi, più che pneumatici e asfalto, per il momento piedi di piombo. Con quel passaggio tra un Comune e l’altro, ad oggi, possibile solo attraverso via Leoncavallo. Una specie di sentiero.

Tutti i dettagli e un’ipotesi di tracciato sul numero in edicola domenica 12 luglio.

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