Como. Tassa rifiuti, arriva l’aumento del 5%

Risparmi per due milioni di euro, ma non basta. Ci saranno anche più servizi: lavaggio strade e nuova piattaforma

Buoni numeri dalla raccolta differenziata, scattata in tutta la città il 3 giugno dello scorso anno, risparmi quantificati dallo stesso Palazzo Cernezzi in due milioni di euro. Ma non basta. I costi per i nuovi servizi previsti dal contratto, che comprendono un incremento della pulizia delle strade (sette giorni su sette in centro, sei su sette in periferia oltre allo speciale macchinario che consente la pulizia senza la rimozione delle auto) e la nuova piattaforma (entrerà in funzione a giugno) non sono coperti con i risparmi.

Lo ha spiegato ieri l’assessore all’Ambiente Bruno Magatti, chiarendo che «mancano 500mila euro e questo comporterà un aumento della Tari». Aumento che sarà quasi certamente nell’ordine del 5% già dalla prima rata prevista per il mese di giugno.

Ma a sorprendere è anche il dato di chi non paga la tassa rifiuti per un ammontare complessivo di mancati incassi pari a mezzo milione, caso vuole la stessa somma che ora il Comune deve recuperare con gli aumenti. E su questo Magatti è chiaro: «Si paga di più perché ci sono più servizi decisi da un bando di gara del 2012, quando io non ero assessore. Ma questa città dà tutta la sua fiscalità oltre a 11 milioni destinati al fondo di solidarietà, per non avere in cambio nulla. Certamente la via maestra che dobbiamo seguire, o meglio che dovrà seguire il settore tributi, è quella di recuperare i crediti non riscossi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA