Turisti a tre ruote anche in Italia
La scommessa del risciò libero

Tra gli emendamenti al decreto “Destinazione Italia” spunta la liberalizzazione dei risciò, che d’ora in poi potranno trasportare turisti in giro per le città d’arte italiane

Fra le mille pieghe del decreto «Destinazione Italia», approvato dalla Camera, c’è la liberalizzazione dei risciò per trasportare anche dei passeggeri. Se la norma passerà pure l’esame del Senato potrebbe presto trasformare il volto dei nostri centri cittadini. In modo particolare nelle zone a traffico limitato dove questi mezzi, spesso colorati, potrebbero diventare un modo alternativo per spostarsi.

Un modo di circolare ecologico che sarebbe anche un ritorno al passato quando in città come Roma o Milano non era strano imbattersi nei ciclo-taxi d’antan. Del resto, i cosiddetti velo-taxi circolano già in almeno 120 città in tutto il mondo: da New York a Tokyo passando per Parigi, Londra e Berlino dove sono diventati un fenomeno di costume e, non in ultimo, producono un discreto giro d’affari. In Germania, a esempio, molti dei conducenti sono sia universitari che, così, hanno una fonte di reddito sia artigiani, musicisti e informatici che arrotondano lo stipendio.

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