Un battello è rotto, l’altro in garage
E il lago è invaso dai detriti

Ko il mezzo del Comune appena sistemato - La Provincia: «Niente soldi, uscita programmata lunedì» - Magatti accusa: «Como non può essere lasciata sola»

Il battello spazzino in uso al Comune, rimesso in acqua per la prima volta lunedì dopo lo stop forzato dall’affondamento di ottobre, è già ko.

Subito martedì aveva registrato dei problemi al serbatoio e venerdì è crollato definitivamente a causa di un guasto alla pompa. “Spazzello” è rimasto quindi attraccato alla diga foranea mentre rami e tronchi arrivavano fino a piazza Cavour.

La situazione peggiore si è registrata all’esterno della diga e fino a tutta la zona dell’hangar. Ma lì la competenza era del mezzo dell’amministrazione provinciale, “Bat-Spaz” che, invece, non si è mai mosso dall’attracco di viale Geno. Il motivo?

«Il nostro battello opera - spiega la presidente della Provincia Maria Rita Livio - ma per la nota questione finanziaria, abbiamo fatto un piano di lavoro molto preciso per arrivare a coprire il servizio più a lungo possibile fino a fine anno». E aggiunge: «Questo vuol dire che non si fa nessun tipo di intervento straordinario perché non abbiamo copertura economica, ma non possiamo nemmeno autorizzare i dipendenti a fare gli straordinari. Il battello uscirà lunedì».

In pratica il battello non esce quando serve, ma in base al calendario programmato. Con buona pace delle condizioni meteo, ampiamente annunciate, e dei turisti sul lungolago.

Dal canto suo l’assessore all’Ambiente del Comune di Como Bruno Magatti spiega: «È emerso che va sostituita la pompa del gasolio e lunedì mattina arriverà da Venezia il pezzo di ricambio. Non escludo, ma questa è una mia personale opinione, che magari anche quello successo nei giorni scorsi al nostro battello, potesse essere in realtà legato proprio alla pompa. Purtroppo siamo stati sfortunati perché il mezzo era stato provato lunedì e, dopo la prima sostituzione del serbatoio aveva ripreso a funzionare. Il battello, tra l’altro, era stato sottoposto anche di nuovo al collaudo e all’immatricolazione. È ovviamente tutto in garanzia, ma la stessa società che ha seguito i lavori di restauro, ci è rimasta male anche per l’immagine».

Ieri gli uomini di Aprica hanno ripulito come da contratto le spiaggette, inclusa quella dell’hangar, ma la pulizia in acqua spetta alla Provincia. «Il nostro compito - dice Magatti - è il lavoro all’interno della diga. Ma in situazioni come queste, con due mezzi, è chiaro che se anche il secondo non esce, i problemi ci sono. Non per nulla il sistema prevedeva più battelli. Da parte nostra purtroppo c’è stato questo ulteriore guaio, ma lo risolveremo prontamente, ma siamo di fronte a una questione seria che pongo da mesi. Non ci possono e non ci devono lasciare soli nella pulizia del lago. Che il compito sia della Provincia oggi e, in futuro, dell’Autorità di bacino, non possono non uscire. Noi facciamo la nostra parte e anche di più, ma qui non si può avere la visione del problema con il binocolo capovolto»..

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