Un cadavere sul Monte Generoso
Potrebbe essere il disperso di Appiano

Molto probabilmente si tratta di Abbondanzio Ceriani, il cercatore di funghi disperso da giorni

Il riconoscimento ufficiale non è stato possibile, ma la sorella è ormai sicura: «È morto»

Con tutta probabilità è di Abbondanzio Ceriani - 72 anni – il corpo ritrovato ieri pomeriggio nel Mendrisotto. La polizia cantonale ha comunicato che ieri, poco prima delle 14, era stato localizzato un corpo senza vita nella regione del Monte Generoso, in una zona impervia tra Bellavista e Melano. La stessa dove da giorni si stava cercando il pensionato di Appiano Gentile.

Per quanto non è escluso che si debba ricorrere all’esame del Dna per avere certezza dell’identità, la sorella è ormai convinta che sia suo fratello: «È morto – ha riferito Angelina Ceriani – ma mi hanno detto che non è riconoscibile».

Il rinvenimento è avvenuto a circa mille metri di altitudine in territorio di Melano, a circa duecento metri di dislivello dalla zona Bellavista.

Ritrovamento reso possibile grazie all’impiego di un elicottero dell’esercito attualmente in appoggio ad operazioni delle Guardie di Confine. Il recupero della salma è stato particolarmente difficile ed effettuato da militi del Sas, quindi è stata elitrasportata a valle da un elicottero della Rega. Nel tardo pomeriggio, la salma è stata trasferita al campo sportivo di Riva San Vitale, il paese più vicino a Melano. Avvisati dalla polizia cantonale, che ha coordinato le ricerche, nel pomeriggio di ieri si sono recati sul posto alcuni conoscenti del pensionato per il riconoscimento. I documenti e il cellulare sarebbero di Ceriani.

Per eliminare qualsiasi dubbio, sono in atto le procedure di riconoscimento – con ricorso all’esame del Dna - per definire con certezza l’identità della persona rinvenuta.

Non s’illude più la sorella Angelina, che per giorni aveva sperato nel miracolo, anche contro ogni evidenza con il trascorrere dei giorni senza riscontri.

«Da una parte sono contenta che l’abbiano trovato – dichiara – Almeno ho messo il cuore in pace, in un certo qual modo». Nell’attesa straziante di notizie del fratello, la distruggeva l’idea di immaginarlo magari ferito, da solo in un bosco, penare dall’alba al tramonto in attesa di soccorsi che magari non sarebbero mai arrivati in tempo.

Ancora non si hanno notizie sulla probabile dinamica dell’incidente mortale ma, dai primi riscontri, sembrerebbe che il pensionato abbia fatto un volo e quasi sicuramente sia morto sul colpo.È stato ritrovato con il telefonino ancora in tasca, segno che non abbia neppure tentato una disperata richiesta di aiuto.

Il ritrovamento è stato reso possibile proprio grazie al cellulare che aveva con sé e che, soltanto dopo le insistenze della sorella, negli ultimi tempi aveva preso l’abitudine di accendere; prima lo portava, ma spesso non lo attivava. Localizzazione cui i soccorritori svizzeri erano giunti attraverso uno speciale apparecchio in grado di rintracciare il segnale del cellulare del pensionato, che aveva squillato a vuoto fino a domenica pomeriggio, prima di scaricarsi.

Ieri mattina un elicottero dell’esercito svizzero, in dotazione alle Guardie di confine, aveva ripreso le ricerche aeree del disperso, dopo che nei giorni scorsi la nebbia aveva reso impossibile qualunque perlustrazione dall’alto.

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