Una targa per le bici
Per combattere i furti

Anche a Como un registro per tutti i mezzi. I dati asaranno disposizione delle forze dell’ordine

per poter risalire ai proprietari

Como

Entro la fine dell’anno sarà operativo il progetto «targa la bici». Questo almeno stando all’emendamento proposto da Marco Butti (gruppo misto) e approvato dall’aula. In pratica, in Comune verrà istituito una sorta di registro dove i comaschi avranno facoltà di “immatricolare” il proprio veicolo.

I vantaggi? I dati saranno consultabili dalle forze dell’ordine che avranno così la possibilità di associare con agevolezza l’eventuale refurtiva recuperata con i legittimi proprietari. Il sistema è collaudato in molte altre città italiane ed ha avuto un positivo riscontro nel senso che i furti sono calati in misura non secondaria.

Vanno chiariti ancora molti aspetti del progetto. Tra gli altri la gratuità o meno del servizio. «È un’iniziativa concreta - commenta Butti - i furti in città sono cresciuti negli ultimi mesi e occorre pensare a una strategia nuova».

L’iscrizione al Rib (registro biciclette) è tra le misure adottate dalle città più avanti nel campo della mobilità ciclabile (45 in tutta Italia). Tra queste, assoluto capofila a livello nazionale, è il Comune di Ferrara dove da anni è stato istituito l’ufficio biciclette.

Grazie a questo sistema la bici viene identificata con una targa speciale che, accompagnata dal numero di telaio, viene inserita nell’unica anagrafe italiana delle biciclette accessibile a tutti gratuitamente. In caso di ritrovamento del mezzo contrassegnato sarà quindi possibile pervenire efficacemente al nome del proprietario.

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