Veglia di pace, Coletti
«Pregate, cambiate la storia»

Oggi agli incontri in Duomo e San Fedele verrà letta una riflessione del vescovo

Tra gli interventi quello di suor Marta: «In Siria cercano di uccidere la speranza»

Oggi la città e le parrocchie della Diocesi accoglieranno l’invito di Papa Francesco e le indicazioni del vescovo Coletti in merito al digiuno e alla preghiera per la pace, da raggiungere con il dialogo e non con le armi, e contro la guerra in Siria.

Per l’occasione, monsignor Coletti, che non potrà partecipare alla preghiera di oggi in Duomo e in San Fedele alla quale hanno aderito anche le Acli, ha scritto una sua riflessione, che verrà letta ai fedeli e di cui pubblichiamo qualche stralcio. Il vescovo proporrà anche momenti di preghiera agli incontri che presiederà in provincia di Sondrio.

«”Mai più la guerra!”… “Si alzi forte, in tutta la terra, il grido della pace”. Una pace che deve nascere, innanzitutto, dal cuore. In questi giorni papa Francesco non ha mancato di far sentire, accorata e vibrante, la sua voce, affinché in Siria non deflagri un conflitto di portata mondiale..

«Per troppo tempo quello della Siria è stato un conflitto “muto”, come se ne contano a centinaia in tutto il mondo - scrive il vescovo - La Chiesa da sempre chiede e si impegna per una risoluzione pacifica di tutte queste tragedie. Da più fronti si sottolinea oggi l’eccessivo prevalere di interessi di parte che hanno impedito in Siria di trovare una soluzione che evitasse questo inutile massacro.

Di seguito il documento congiunto del mondo del volontariato

al quale è possibile aderire mandando un’email a

[email protected]

“Mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza! Con tutta la mia forza chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza, di non chiudersi nei propri interessi ma di guardare all’altro come ad un fratello e di intraprendere con coraggio e decisione la via dell’incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione .

Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace”

Questi alcuni passaggi dell’ appello di Papa Francesco all’Angelus della prima domenica di settembre per la pace in Siria, in tutto il Medio oriente e nel mondo intero. Francesco si è detto “profondamente ferito” per quanto sta accadendo in quel “martoriato Paese” e in altri luoghi di conflitto e per questo ha chiesto a tutti i cristiani una giornata di preghiera e digiuno il 7 settembre estendendo l’invito ai fedeli di altre religioni e ai non credenti.

Accogliamo queste sollecitazioni e le facciamo nostre, come donne e uomini che da tempo e con ostinata determinazione esprimono un incondizionato NO ALLA GUERRA, con modalità e gesti differenti nella diversità che ci caratterizza e che viviamo come ricchezza e possibilità di confronto e dibattito.

Ci impegniamo a sostenere le ragioni del dialogo e della mediazione nei nostri luoghi di impegno sociale, nei nostri luoghi di vita e di lavoro , a favorire la comunicazione e lo scambio di informazioni che privilegino la verità e la giustizia. Sollecitiamo e proponiamo l’apertura di occasioni di approfondimento sulla guerra in Siria, in Medio Oriente e sugli inquietanti sviluppi che si prospettano.

Perché il grido della pace raggiunga il cuore dell’umanità invitiamo tutti ad esporre la bandiera della pace alla finestra della propria casa, del proprio ufficio, del proprio Comune, della propria scuola.

Primi firmatari:

Maria Luisa Seveso - ACLI ,

Vincenzo D’Antuono ARCI,

Silvio Verga – ASCI DON GUANELLA onlus -

Gianfranco Garganico – AUSER ,

Fiorenzo Gagliardi AVC-CSV,

Roberto Bernasconi - CARITAS,

Alessandro Tarpini – CGIL,

Gerardo Larghi CISL,

Salvatore Monteduro – UIL

Marta Abinti – COORDINAMENTO COMASCO PER LA PACE,

Celeste Grossi – DONNE IN NERO

FRANCESCO FRAGOLINO – presidente del Consiglio Comunale di Como

PAOLO FURGONI – Sindaco di Cernobbio

FORTUNATO TURCATO- Sindaco di Uggiate Trevano

Azione cattolica

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