«Venite sul Patria», nessuno apre
La rabbia dei visitatori

Bordoli: «Mi scuso con tutti non ne sapevo niente». Cavadini: «Una casualità»

Cassani: «Ci sono problemi peggiori, come le multe ai pullman turistici»

Como

Se c’è una cosa a Como che funziona sono le visite al Patria. Il restauro del battello da parte della Famiglia Comasca ha già stregato migliaia di persone, ma ieri ha fatto flop. In coda per la visita alle 14.30 c’era un sacco di gente, ma Il Patria era chiuso. E tale sarebbe rimasto per tutta la giornata.

«Solo un caso»

«Mi scuso con i visitatori - dice il presidente della Famiglia Comasca Piercesare Bordoli - non ne sapevo niente, pensavo stesse andando tutto bene come al solito».

«Con la Famiglia Comasca non ci sono mai stati problemi di alcun tipo - dice Cavadini -. È stata una casualità. Non ha senso partire da questo episodio e tirare le somme dicendo che a Como il turismo non funziona».

Infatti il turismo a Como non funziona, o non sempre funziona, per altri motivi come dice anche Cassani: «Il Patria chiuso è stato un caso. Ma ci sono ben altri problemi. I vigili vengono mandati a multare i pullman turistici dai quali scendono i clienti. Io, al Metropole, ho grossi problemi. Perché i clienti sono spesso anziani e i vigili pretendono che il pullman si fermi ai portici Plinio. Due giorni fa un tassista che si era fermato per caricare un cliente si è visto fare il terzo grado da tre agenti che se la sono presa anche con il cliente. Queste cose succedono tutti i giorni, non sono un caso come il Patria».Ma la vera arrabbiatura di ieri, comunque la si guardi, era quella per non essere riusciti a salire sul Patria. Ancora in serata la gente si lamentava per il mancato avviso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA