Via libera dalla commissione in Senato per il nuovo accordo fiscale tra Italia e Svizzera

Il documento Si tratta di un testo di aggiornamento dopo cinquant’anni dal primo accordo: i frontalieri attuali potranno mantenere l’attuale regime fiscale

Sono serviti due anni di lavoro alla Commissione congiunta Esteri e Finanze del Senato per arrivare al via libera del testo che ratifica l’accordo fiscale tra Italia e Sivzzera. Il documento in questione aggiorna, dopo quasi 50 anni, gli accordi tra lo Stato italiano e la Confederazione elvetica per quanto riguarda la salvaguardia dell’economia di confine da un lato e la tutela dei servizi forniti dai Comuni dall’altro tramite il sistema dei ristorni. Non solo: sarà creato un fondo specifico per progetti infrastrutturali e socio economici destinati ai territori di confine.

Il testo - il cui iter parlamentare è tutt’altro che concluso, dovendo ancora approdare alla Camera - prevede che chi oggi è un lavoratore frontalieri potrà mantenere l’attuale regime fiscale fino al raggiungimento della pensione. Diverso invece per i nuovi frontalieri - ovvero coloro che saranno assunti dopo l’entrata in vigore del nuovo accordo - che grazie all’introduzione dell’innalzamento di franchigia godranno di uno sconto fiscale rispetto al passato.

L’Associazione Comuni italiani di confine ha anche posto l’accento sul fatto che del provvedimento fa parte «la garanzia in via strutturale ai Comuni di risorse finanziarie attraverso trasferimenti dello Stato in conto capitale e in parte corrente (quest’ultima elevata fino al limite massimo del 50%), assicurando che non vi siano riduzioni delle risorse attualmente disponibili».

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