Violenze sui treni. Condannato a Como
ritorna a colpire

Per venti minuti è rimasta in balìa del suo aggressore, che l’ha minacciata con un coltello da cucina e l’ha palpeggiata nelle parti intime, costringendola a farsi baciare.

Non c’era nessuno, alle 21 del 12 dicembre scorso, nel vagone del treno Bergamo-Milano Porta Garibaldi su cui viaggiava la 22enne di Bergamo: la ragazza ha cercato di allontanarsi ma l’aggressore gliel’ha impedito, mostrandole il coltello. Inutile urlare o chiedere aiuto: la ragazza è rimasta impietrita dal terrore e il suo aggressore le ha pure preso l’iPhone 6. Ma è stato questo che alla fine lo ha incastrato. Dietro le sbarre è finito Niang Modou Ndir, senegalese di 32 anni, clandestino, con diversi alias e precedenti penali per violenza sessuale e rapina. Era già stato condannato a tre anni e mezzo per una violenza sessuale commessa a Como, sempre su un treno.

Una condanna che, evidentemente, non è servita a nulla visto che un paio di settimane prima dello scorso Natale ha aggredito nuovamente una ragazza, sempre su un treno e sempre a scopo sessuale.

Grazie alle intercettazioni telefoniche i poliziotti lo hanno localizzato prima a Merate, nel Lecchese, dove era ospite da un parente e poi a Bergamo.

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