A Como rincari limitati per i panettoni artigianali: +7%. E il costo al chilo resta intorno ai 30 euro

Energia e materie prime si fanno sentire ma le imprese hanno contenuto i prezzi

Caro-energia, ma anche burro, uova, farina, e perfino la carta per le confezioni costa di più: tutto è rincarato per chi sforna panettoni, e quest’anno il Natale in pasticceria sarà necessariamente un po’ più costoso. I pasticceri comaschi stanno provando a metterci una pezza, sostanzialmente spalmando i costi aumentati in modo che non ricadano esclusivamente sul prezzo finale o sui propri ricavi. Si limita il più possibile l’aumento dei prodotti in vendita ai clienti e si sopperisce al resto riducendo il margine di guadagno.

«Negli ultimi mesi l’energia elettrica è raddoppiata e per noi rappresenta una voce significativa nei costi di produzione - spiega Gianpiero Mulé, pasticcere e presidente della categoria Pasticcerie e gelaterie di Confartigianato Como - A questo si aggiungono gli aumenti di prezzo degli ingredienti. Il burro è aumentato del 40%, lo zucchero del 30%, ma sono aumentate anche le uova e la farina. Continuiamo a lavorare ma con fatica». Per il momento la sua pasticceria, la Agorà di Grandate, ha applicato un piccolo aumento di prezzo sul prodotto finale che sembra, almeno per il momento, non aver inciso in modo significativo sulle abitudini di acquisto dei clienti. «Il prezzo di un panettone artigianale tradizionale si attesta tra i 30 e i 32 euro, quello al pistacchio arriva a 37 euro. Noi cerchiamo di non scaricare tutto l’aumento dei costi sul prodotto e per fortuna i clienti stanno rispondendo bene».

Se il costo delle materie prima rimane circa sullo stesso livello per tutte le attività, lo stesso non vale per l’energia. Premesso che le bollette sono aumentate per tutti, c’è chi ha attivato contratti più vantaggiosi con aumenti meno impattanti. «Fortunatamente abbiamo dei buoni contratti stipulati recentemente che scadranno in aprile - racconta Roberto Macrì, titolare della pasticceria Non Solo Dolce di Albate - Per noi l’incidenza dell’energia è importante ma il rincaro per adesso si è fermato a un 15-20%. Gli aumenti però riguardano anche il resto, e ce ne accorgiamo tutti semplicemente facendo la spesa nei reparti di frutta e verdura». Perfino le scatole per imballare i panettoni sono aumentate, in questo caso a causa dei costi della carta e del numero limitato di produttori in Europa. «Ci sono solo due aziende che producono la pasta per fare la carta degli imballaggi e solo l’imballaggio del panettone ci costa 2,80 euro». A Como in ogni caso l’aumento del prezzo del panettone si è fermato a circa 2 euro rispetto all’anno scorso, e gli aumenti della pasticceria in generale rimangono entro questi livelli. «A Milano i prezzi sono molto più alti, ma anche a Varese da sempre la pasticceria è più costosa: un panettone che a Como si trova a 32 euro a Varese va dai 40 ai 45 euro, come a Milano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA