Algoritmi anti hacker
Startup comasca
“vince” 200mila euro

Il fondo Liftt investe in Random Power, il progetto del fisico Massimo Caccia. L’investimento permetterà di industrializzare l’intuizione sulle proprietà dei fotoni di silicio

Chiavi segrete, protocolli e algoritmi di cifratura: è la crittografia, in grado di difendere le nostre comunicazioni e i nostri dati sensibili dagli attacchi di hacker e malintenzionati.

Più le chiavi di difesa sono indecifrabili e generate casualmente, più i dati sono al sicuro. All’interno di questo percorso s’inserisce l’intuizione di Massimo Caccia, docente di Fisica sperimentale dell’Insubria, fresco vincitore con la sua startup “Random Power” di un finanziamento di 200mila euro da parte di “Liftt”, il venture capital operativo guidato dall’imprenditore scienziato Stefano Buono. Non solo, si appresta a entrare in un mercato da 7,2 miliardi di dollari.

Il premio

Il progetto si è aggiudicato il “Liftt innovation contest” ed è finalista all’ultima edizione del Premio nazionale per l’innovazione (Pni), la competizione sui progetti d’impresa con alta tecnologia più importante d’Italia.

«Random Power – ha commentato Massimo Caccia - nasce da una intuizione germogliata nei giardini della Fisica sperimentale delle particelle elementari, del Cern di Ginevra e della comunità internazionale che sviluppa strumenti e metodi per svelare l’alba dell’universo». Si affaccia al mercato, con l’obiettivo di valorizzare queste competenze in un ambito ambizioso quanto essenziale: «Preservare la nostra privacy in un mondo sempre più interconnesso e condiviso – ha continuato Caccia - Una sfida che abbiamo accettato con entusiasmo e condiviso con chi crede in noi».

L’idea

Studiando i rivelatori di singoli fotoni in silicio e le loro proprietà, determinate dalla natura quantistica della materia, Caccia ha avuto l’intuizione di “catturare” gli impulsi elettrici endogeni casuali e trasformarli in una sequenza temporale binaria, 0 o 1, ma imprevedibile. Come lanciare una moneta, con testa che corrisponde a 0 e croce a 1, ma con la possibilità di effettuare un milione di lanci il secondo, e con le leggi fondamentali e inviolabili della meccanica quantistica a proteggere il sistema da possibili alterazioni. Il tutto in una “pillola” di silicio.

La tecnologia ha molteplici applicazioni: dalla cyber security alla tutela della privacy, dai data center dove sono presenti moltissimi di dati da proteggere al comparto elettronico. Si stima che, nel 2026, il mercato avrà un valore complessivo di 7,2 miliardi di dollari.

L’investimento di Liftt consentirà di dare una forma a questa idea, attraverso una scheda elettronica dedicata, miniaturizzabile e industrializzabile. L’obiettivo è valorizzare questa tecnologia attraverso il trasferimento tecnologico, creando le premesse per la commercializzazione e gli step successivi, tra cui la creazione di una struttura a cui ogni utente potrà accedere per ricevere in modo sicuro e certificato serie di bit casuali, che potrà poi utilizzare per la generazione di chiavi crittografiche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA