Anche per gli agriturismi è un’estate da ricordare. «Al Marnich camere piene al 98%»

Il caso “Al Marnich” di Schignano crescono in particolare gli ospiti stranieri,soprattutto europei

Al borsino degli agriturismi scendono le quotazioni degli ospiti italiani e salgono vertiginosamente quelle dei turisti stranieri, tanto che “Al Marnich” di Schignano la percentuale di occupazione delle camere è pari al 98% per agosto - con il restante 2% occupato dai “last minute” - e per settembre veleggia già oltre il 75%.

«È l’estate dei turisti francesi, belgi, ma anche dei tedeschi e degli olandesi, con nuovi mercati, come quello polacco, che paiono proprio apprezzare strutture come la nostra. L’altro dato che registriamo è il ritorno, anche a cena degli americani. E si sa che gli ospiti americani vantano un potere d’acquisto elevato», la chiosa di Emanuele Bonfiglio, proprietario dell’agriturismo “Al Marnich” (14 camere) con la moglie Giulia Di Scanno (nuovo presidente dell’Associazione provinciale di Coldiretti Senior per le province di Como e Lecco) e il figlio Antonio, preziosa la sua attività di interfaccia anche tramite i canali online con i turisti.

La differenza sostanziale tra gli ospiti italiani e quelli stranieri è riassunta anche nei tempi di permanenza, perché la media per i turisti in arrivo dall’estero è pari a 3 notti, mentre gli italiani prediligono la gita “fuori porta” del fine settimana.

Il comune denominatore è la ricerca di posti “a misura di turista” (la Val d’Intelvi in generale sta registrando un’estate con numeri e presenze davvero importanti) in cui il “kilometro zero” la faccia da padrone. Ecco perché “Al Marnich” sta maturando l’idea di una vendita diretta dei prodotti, magari abbinati al “check out” con cui i turisti lasciano la struttura e la Val d’Intelvi.

Anche per gli agriturismi, il tema della destagionalizzazione è diventato centrale nei ragionamenti che inizialmente si basavano sui mesi clou dell’estate e su feste canoniche come la Pasqua.

«Rimarremo aperti sino al 12 novembre e stiamo già incamerando prenotazioni per la prossima primavera e così per l’estate - sottolinea Antonio Bonfiglio -. Di fatto sino al 31 agosto siamo pieni, ricordando i numeri superiori a quelli dello scorso anno, che pur era stato importante, per il mese di luglio. La destagionalizzazione è un tema rilevante, che intendiamo tenere nella debita considerazione da qui ai prossimi due-tre anni».

È chiaro che con un mercato “aperto al mondo” come quello del nostro lago e delle valli adiacenti, diventa altrettanto centrale anche il tema delle esperienze da vivere sul territorio.

In questo contesto il “Sentiero delle Espressioni” con le sculture lignee si è imposto non solo all’attenzione dei vacanzieri del fine settimana, ma anche di un pubblico sempre più ampio.

L’altro nodo da sciogliere è quello dei servizi di trasporto, perché comunque la Val d’Intelvi è fuori dalle rotte turistiche canoniche del nostro lago quanto a trasporto pubblico (caso emblematico quello della domenica) e raggiungerla non è sempre facile.

Eppure i numeri dicono che il gradimento aumenta di anno in anno. Dietro l’angolo c’è il mese di settembre, che si preannuncia altrettanto interessante quanto a pernottamenti e presenze.

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