Bennet, il bilancio. «La sostenibilità
delle cose concrete»

Il report Impatto su territorio, persone e ambiente dalle ore di formazione (+33%) al taglio degli imballaggi. L’ad De Zordi: «Efficaci dove conta veramente»

La terza edizione del bilancio di sostenibilità di Bennet, relativo al 2021 e realizzato con il supporto metodologico di Altis - Università Cattolica, presenta numeri che evidenziano un impatto positivo su territorio, persone ed ambiente. Sui 7.512 dipendenti in forza nel 2021 con contratto a tempo indeterminato (96% del totale) e determinato, il 71% è costituito da donne; i nuovi assunti sono stati 1.173, di cui l’80% sotto i trent’anni.

Nel 2021 molta attenzione è stata dedicata alla formazione del personale: le ore dedicate, oltre 30mila, sono infatti cresciute del 33,1%.

Bennet, come si legge sempre nel bilancio di sostenibilità, ha investito molto anche nell’innovazione come strumento di vicinanza ai clienti. Grazie all’evoluzione del sito web, nel 2021 il servizio di spesa veloce “bennetdrive” è cresciuto di 15 unità coprendo così 60 punti vendita. Risultati che rendono Bennet la prima azienda italiana per numero di punti di ritiro spesa in auto.

Sono poi numerose le iniziative Bennet rivolte alle comunità ed al loro sostegno. Donazioni per un totale di 230mila euro sono state destinate sia al finanziamento di progetti di ricerca scientifica nell’ambito della salute (ad esempio con Fondazione Umberto Veronesi), sia allo sviluppo del territorio attraverso la collaborazione con Banco Alimentare, Croce Rossa Italiana e La Nostra Famiglia.

«Da anni abbiamo un nostro modo di intendere la sostenibilità – spiega Adriano De Zordi, amministratore delegato di Bennnet - che privilegia sopra ogni altra cosa la concretezza: è il metro di misura che utilizziamo per decidere e programmare i nostri interventi, grandi o piccoli che siano, sicuramente mai superficiali. È una questione di fedeltà ai valori aziendali, ma anche di senso di responsabilità verso la costruzione del futuro: investiamo quindi sulla continuità del miglioramento, cercando di essere efficaci dove conta veramente».

Meno emissioni

Per quanto riguarda gli interventi in favore di una maggiore sostenibilità ambientale, l’efficienza nell’impiego dei materiali per imballaggio per punto vendita è stata ottimizzata, passando da 27,6 tonnellate di materiali utilizzati in media per punto vendita, a 26,4. Il lungo lavoro di standardizzazione applicata ai sistemi degli impianti e i conseguenti risultati di efficientamento generale hanno portato ad una riduzione del consumo energetico medio per punto vendita dell’1,2% rispetto al 2020. Sul fronte delle emissioni di anidride carbonica, c’è stata una diminuzione del 4,2%, passando da 114,4 tonnellate di CO2 per punto vendita nel 2020 a 109,5 nel 2021.

Nel 2021 altre due aree hanno registrato miglioramenti significativi. Da un lato i volumi della pubblicità cartacea sono stati ridotti dell’11%. Dall’altro, la partnership con BeCharge ed EnelX ha consentito di attrezzare più parcheggi per auto elettriche nei punti vendita: a fine anno le colonnine di ricarica in più erano dieci, per un totale di 45 punti vendita serviti.

Lotta allo spreco

Nel 2021 sono stati inoltre donati 686.242 kg di eccedenze alimentari, con un incremento del 158% rispetto al 2020. A queste collaborazioni si affiancano iniziative commerciali proprie come i prodotti “Ancora Buoni” prossimi alla scadenza e messi in vendita con uno sconto del 50%. Da luglio 2021 Bennet ha anche attivato in 15 punti vendita una partnership con “Too Good To Go”, applicazione che rende possibile il recupero e la vendita a prezzi ribassati del cibo invenduto, salvando dallo spreco quasi 9mila pasti.

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