Bonus bicicletta
fino a 500 euro
«Bene ma va corretto»

Entro fine luglio atteso il decreto attuativo. L’esperto, Alex D’Agosta: «Necessario un cambiamento culturale»

Tra le misure più innovative (almeno per l’Italia) presenti nel decreto “Rilancio”, c’è il bonus concesso per l’acquisto di biciclette. Si tratta di un contributo che arriva fino a 500 euro, valido fino alla fine dell’anno, e pensato per acquistare mezzi di mobilità alternativi sia all’automobile che al trasporto pubblico locale, in modo da evitare un traffico eccessivo ed un ricorso a mezzi condivisi con altre persone. Per questa misura il governo ha stanziato 120 milioni con l’obiettivo di coprire il 60% della spesa effettuata per comprare bici, anche con pedalata assistita, ma anche monopattini elettrici e servizi di “sharing mobility” alternativi a quelli automobilistici. Per la fine di luglio è prevista la pubblicazione del decreto attuativo che, come spiega Alex D’Agosta, esperto di mobilità e di economia ciclistica, potrebbe portare qualche correzione ad un provvedimento apprezzabile ma con alcune criticità, soprattutto per quanto riguarda la concreta possibilità di un rapido esaurimento delle risorse. «Si tratta comunque di un primo passo importante – spiega D’Agosta – che rischia tuttavia di restare incompleto se non sarà affiancato da una forte spinta per un cambiamento culturale». Secondo l’esperto, infatti, in Italia è già presente una buona attenzione nei confronti delle biciclette, con una tradizione che però interessa soprattutto lo sport ed il tempo libero. «Con questo provvedimento invece – afferma – il governo vorrebbe promuovere la bicicletta come mezzo per gli spostamenti sistematici, per evitare il congestionamento di traffico dovuto all’uso degli autoveicoli; ecco perché il bonus viene concesso nei capoluoghi di provincia, nelle città con più di 50mila abitanti o nelle aree metropolitane».

Ma D’Agosta evidenzia come, per raggiungere questo obiettivo, «sia ancora più importante creare un clima culturale differente e ben disposto nei confronti dell’uso delle biciclette».

Questo può avvenire, precisa l’esperto, prima di tutto attraverso la creazione delle infrastrutture, «con percorsi continui e sicuri, in cui il cittadino non avverta sensazioni di pericolo». In secondo luogo è importante una campagna promozionale che passa certamente dagli incentivi economici «ma anche e forse soprattutto – conclude D’Agosta – da un cambiamento netto di mentalità, che consideri la bicicletta come il mezzo di trasporto ideale per gli spostamenti più brevi, utilizzato non solo per una gita ma anche per andare al lavoro o a scuola».

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