Bonus vacanze,
il bilancio è un flop
Speso l’8% dei fondi

A Como città si sono accreditate 33 attività tra alberghi e case vacanza, 13 a Menaggio. L’incentivo resterà attivo fino al 31 dicembre, utilizzato solo uno su tre dei voucher prenotati

Le vacanze sono già terminate o sono verso la fine per la maggior parte degli italiani ed è quindi il momento per un primo bilancio per quanto riguarda l’utilizzo del bonus governativo promosso per incentivare le famiglie a viaggiare in Italia nel corso di questa estate funestata dalla pandemia.

Il ministro dei Beni culturali e del turismo ha comunicato che il bonus (300 euro per le coppie, 150 per i single, 500 per le famiglie numerose) è stato richiesto ed ottenuto finora da 1,4 milioni di famiglie ma è stato utilizzato solo da una su tre. Sono quindi 615 i milioni di euro prenotati di cui 200 milioni già utilizzati.

Sul totale dei 2,4 miliardi stanziati dal governo per risollevare un settore così colpito dall’emergenza, quindi, solo l’8% del totale è stato effettivamente speso. Certo, la misura è valida fino al 31 dicembre e potrà quindi essere sfruttata anche per le vacanze invernali. Tuttavia, l’incremento delle domande è rallentato: in un mese i beneficiari sono aumentati solo del 30%.

Il bilancio

Di fatto, quindi, il bonus è stato un flop, nonostante la decisa crescita del numero di strutture ricettive che accettano il voucher.

Inizialmente, infatti, solo pochi hotel, case vacanze e B&B si erano iscritti alla piattaforma, mentre ora numerose realtà sono presenti sul portale italyhotels.it dedicato proprio al bonus vacanze.

Nel territorio regionale lombardo sono ben 2.553 le strutture ricettive in cui è possibile spendere il bonus. Non sono presenti i dati provinciali, ma nella sola città di Como hanno aderito 33 realtà, 19 a Bellagio, 13 a Menaggio, 10 a Tremezzo, 7 a Lecco ed altrettante a Varenna, 3 a Mandello del Lario.

Dopo un’iniziale esitazione, gli albergatori ed i gestori di altre tipologie di strutture hanno quindi risposto positivamente.

Tuttavia, secondo gli osservatori del settore, la somma comunque limitata messa a disposizione può avere indotto molte famiglie ad attendere la bassa stagione. Inoltre, sulla contrazione delle domande potrebbero avere influito anche il nuovo aumento dei contagi e gli effetti della crisi economica.

Il bonus vacanze è riconosciuto a chi dichiara un reddito Isee non oltre i 40mila euro. Per ottenerlo bisogna scaricare il voucher tramite l’app IO della pubblica amministrazione, in presenza della Carta d’identità elettronica o in alternativa delle credenziali Spid, oltre che di una Dsu (la dichiarazione sostitutiva unica) aggiornata.

Il meccanismo

Lo sconto si ottiene per l’80% da una riduzione del pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Il bonus può essere utilizzato solo in Italia per i servizi offerti non solo dagli alberghi ma anche da tutte le altre strutture ricettive autorizzate e va speso in un’unica soluzione. Albergatori ed imprenditori del settore devono rilasciare una ricevuta che riporta il codice fiscale di chi intende usufruire del credito d’imposta.

I fornitori, invece, possono recuperare lo sconto concesso ai clienti sotto forma di credito d’imposta che potrà essere usato in compensazione nel modello F24, senza limiti di importo, oppure può essere ceduto a terzi, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.

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