Brevetto Made in Como
Filtri capaci
di disattivare il Covid

La Soliani EMC nel progetto con il Politecnico di Milano che ha come focus la sicurezza dell’aria condizionata. «Partiti prima dell’emergenza: effetto combinato di illuminazione ultravioletta e fotocatalisi»

L’aria condizionata può essere un veicolo di diffusione di virus e batteri ma, paradossalmente, può anche trasformarsi in uno strumento di depurazione. È stato questo l’obiettivo finale della collaborazione scientifica avviata tra il Politecnico di Milano, NextMaterials, spin-off del Consorzio interuniversitario per la scienza, e l’azienda comasca Soliani EMC, specializzata nella realizzazione di prodotti schermanti che trovano una vasta applicazione in numerosi settori.

Le tre realtà, come spiega Ivano Soliani, presidente di Soliani EMC, hanno sviluppato e brevettato innovativi filtri fotocatalitici antibatterici, denominati “FiltriNext”, in grado, se abbinati ad illuminazione a raggi ultravioletti, di diminuire o addirittura annullare il rischio di contaminazione batterica e migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi.

Il progetto è stato strutturato in quattro fasi: sviluppo di nuovi filtri ad alta capacità filtrante; progettazione e prototipazione di un dispositivo di ricircolo dell’aria; verifica dell’efficienza in laboratorio ed in ambienti reali; ed infine industrializzazione del depuratore con innovazione di prodotto. «Il nostro progetto – afferma Soliani – è nato molto tempo fa, quindi ben prima dell’emergenza Covid; le analisi che sono state effettuate successivamente hanno dimostrato che l’effetto combinato di illuminazione ultravioletta e fotocatalisi è in grado di disattivare tutti i microorganismi, batteri e virus compresi». Di fatto quindi illuminando la superficie del filtro fotocatalitico i batteri vengono messi fuori gioco: un passo avanti importante, considerando che spesso, al contrario, i filtri sono causa di contaminazione batterica. «Attraverso il nostro brevetto – afferma ancora Soliani – possiamo quindi sconfiggere i virus prima ancora che entrino negli ambienti chiusi».

Virus e batteri non possono essere uccisi mentre transitano nel flusso d’aria, ma devono essere bloccati da un filtro che abbia già caratteristiche antibatteriche e, solo successivamente, essere disattivati mediante l’irraggiamento. In questa fase di emergenza sanitaria, negli ambienti esterni risulta fondamentale il distanziamento, mentre all’interno va data attenzione al ricambio dell’aria ed alla presenza di microrganismi. Ecco perché è diventato sempre più importante, specialmente per i locali pubblici, garantire che i condizionatori siano elemento di depurazione e non di contaminazione.

I filtri brevettati possono essere utilizzati in impianti di riscaldamento, condizionamento e in sistemi di ventilazione dell’aria già esistenti, in sostituzione o aggiunta ai tradizionali filtri. Un altro luogo di applicazione sono i frigoriferi domestici o i banchi frigorifero di negozi e supermercati per migliorare la sicurezza e la conservazione di alimenti oppure in depuratori per ambienti chiusi, come negozi, ristoranti o anche treni ed aerei. «L’emergenza Covid – afferma il presidente – ci ha spinto a muoverci ancora di più in questa direzione, tenendo conto che con la globalizzazione saranno numerosi i virus ed i batteri che dovremo abituarci a sconfiggere. Questa situazione – prosegue Soliani – ci ha portato ad agganciarci ad un consorzio internazionale: il nostro obiettivo non è vendere domani mattina, ma costruire un percorso per il futuro».

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