Cappottini fatti a mano
Dalla passione per i levrieri
è nata un’impresa

Levrieri e Gomitoli è il brand creato dalla knit designer,Valeria Sifoni. Una collezione di capi in maglia per cani

Un grande amore per i levrieri, docili e indifesi, e un’abilità innata per il lavoro a maglia animano il marchio “Levrieri e Gomitoli” creato, nel 2010, da Virginia Sifoni, knit designer di origine toscana trasferitasi nel territorio lariano da cinque anni.

«Ho coltivato la mia manualità fin da piccola e, dopo il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti, ho liberato la mia vena creativa che, più tardi, si è trasformata in una professione grazie ai levrieri», spiega Sifoni. È stato, infatti, il volontariato presso un’associazione che recupera e che destina all’adozione i levrieri brutalmente sfruttati e abbandonati dopo le corse o dopo la caccia perché feriti, sfiancati o troppo vecchi, a portare Virginia verso un nuovo universo fatto di cappottini per cani lavorati ai ferri e venduti per beneficenza.

«Inizialmente preparavo dei modelli molto basici che contribuivano a sostenere l’associazione che faceva arrivare in Italia per l’adozione i levrieri salvati in Irlanda, dove vengono sfruttati per le corse, o in Spagna, dove vengono utilizzati per la caccia alla lepre e dove subiscono indicibili violenze», continua Virginia. L’abbigliamento di lana per questa razza canina non è un vezzo ma una necessità, poiché i levrieri soffrono notevolmente il freddo invernale, tanto che la linea è stata estesa anche a scaldacollo e cappellini realizzati con lane calde e morbide. Nel tempo, i capi sono piaciuti sempre più, al punto che da attività di volontariato è divenuta una professione poi ampliata anche alla produzione di maglioni, sciarpe, cappelli, guanti e calzettoni per “umani”, oltre a una linea per la casa completa di lanterne o di portaguinzagli realizzati con legno di recupero e ferro rugginoso e contraddistinti dall’elegante sagoma del levriero.

I colori, la lavorazione e i disegni che caratterizzano lo stile di Virginia prendono ispirazione da una sua particolare passione.

«Fin da piccola sono stata attratta dal paesaggio svedese. Crescendo, ho avuto modo di frequentare spesso quel mondo incantato dove la natura nutre e vivifica chi la visita. Il rosso delle bacche e il bianco della neve che richiamano il Natale tanto sentito, i verdi dei muschi boschivi, le tonalità bruciate delle foglie autunnali stimolano la mia fantasia e sortiscono decorazioni e combinazioni inaspettate», sottolinea Virginia.

Queste visioni si trasformano, infatti, in disegni e in coloratissime greche che, spesso, non riesce a rispettare nel dettaglio mentre realizza i capi perché i suoi lavori procedono in modo istintivo, anche se sono fatti su misura sia che si tratti di cani, sia di persone. Le lane, poi, misto merinos, alpaca o cashmere, sono, quando possibile, di origine e di lavorazione italiane, con una grande attenzione per la qualità e per il benessere degli animali, dal momento che tutto ha avuto origine proprio da un desiderio di protezione e di tutela. La creatività di Virginia, accesa dal tocco fatato dei paesaggi nordici, immagina continuamente le fantasie per i capi dei levrieri e per quelli dei loro nuovi compagni umani che, contattandola via social, spesso li commissionano coordinati per sigillare, anche con un tocco glamour, un rinnovato e reciproco patto di amore e di gratitudine.

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