Crescono gli stranieri a Milano Unica.
E vince la seta lariana

La fiera si è chiusa con più 2,5% di presenze estere. Segnali di ottimismo al salone tessile

L’ondata di freddo che ha investito la metropoli lombarda non ha gelato l’ottimismo con cui si è aperta la ventesima edizione di Milano Unica. Ieri il salone del tessile italiano, primo termometro degli umori del mercato, si è chiuso con un bilancio positivo per le aziende comasche presenti all’evento con le collezioni primavera-estate 2015. E c’è una crescita delle presenze estere: più 2,5%.

«Il meteo ci ha penalizzato l’ultimo giorno, molti clienti hanno anticipato la partenza, ma questa edizione di Unica segna uno vero spartiacque sul piano psicologico per l’entusiasmo e la concreta voglia di ripartire» dice Mario Ratti, responsabile polo Uomo dell’azienda di Guanzate.

Il ritrovato clima di fiducia si è tradotto in un approccio più concreto alle collezioni. «Anche l’Italia sembra finalmente uscita dalla lunga situazione di stallo- continua Ratti- Incoraggiante poi l’incremento dei visitatori stranieri, segno che l’appuntamento sta assumendo una maggior connotazione internazionale. E altro dato favorevole il deciso orientamento dei grandi della moda verso la stampa, segmento nel quale solo Como è capace di garantire un vero valore aggiunto al prodotto».

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