Cultura del vino in Valle d’Intelvi da quattro generazioni. Una leva per il turismo

A San Fedele Intelvi l’eccellenza di Cantina Landi con la sua ricerca costante di produttori emergenti

Il consumo di vino è profondamente cambiato nel corso dell’ultimo secolo. «Negli anni ’90 una carta vini era composta da 10 etichette, oggi vanno da 70-80 etichette a salire anche in ristoranti di taglio medio - commenta Isidoro Landi, amministratore delegato di Enoteca Cantina Landi e della società di rappresentanza vini Enobox - da parte nostra dobbiamo avere la sensibilità di capire a quale tipologia appartiene un ristorante e che tipo di cucina offre per calibrare una proposta di vini adatta».

Cantina Landi ha sede a San Fedele Intelvi e si è attrezzata negli anni per servire un ampio assortimento di vini e distillati, nazionali ed esteri, a una clientela trasversale, che può andare dalla trattoria tradizionale all’hotel cinque stelle con una carta vini importante. Alle etichette più note e richieste si aggiungono quelle trovate attraverso una ricerca costante di piccoli produttori ed eccellenze emergenti.

«Esistono ancora aree produttive poco considerate, come pochi anni fa erano il centro e il sud Italia che oggi coprono una quota importante dell’offerta. Donnafugata ad esempio è un vino siciliano tra i più richiesti nella ristorazione, ma quando ho iniziato a lavorare con loro, 24 anni fa, era semi sconosciuto».

Il vino è diventato anche un elemento importante per il turismo: in Italia si viaggia anche per visitare le cantine, mentre i turisti stranieri vogliono provare bottiglie importanti.

L’attività di Cantina Landi ha quasi un secolo di storia e ha mantenuto la gestione familiare delle origini, adattandosi al graduale cambiamento dei consumi e dei consumatori. Il primo a vendere il vino fu il nonno dell’attuale proprietario, che con lui condivide anche il nome: Isidoro. Era il 1936, e a Como, che non è tradizionalmente una zona vinicola, il vino arrivava in cisterne. Veniva travasato in piccole botti o damigiane e si consumava soprattutto in osteria. «La nostra storia è iniziata dall’osteria di mio nonno in Val d’Intelvi, Il Cantinone. In seguito è nata Cantina Landi con mio padre Virgilio e mio zio Giuliano, e oggi collabora mio cugino Luca. Mio figlio Lorenzo si occupa delle degustazioni in enoteca e degli eventi, altri due collaboratori aiutano nella scelta tra le mille etichette sui nostri scaffali, e mia moglie Cristina segue il marketing».

Il primo sviluppo significativo del consumo di vino risale agli anni Sessanta, quando si arrivava a 120 litri procapite all’anno. Negli ultimi decenni i produttori si sono specializzati creando prodotti sempre più ricercati in risposta a un mercato più attento ed esigente. Anche i commercianti hanno introdotto prodotti più qualificati e le vendite di Cantina Landi si sono orientate soprattutto al settore horeca con la ristorazione e gli hotel. A San Fedele Intelvi restano l’enoteca con lo show room oltre al magazzino, che per Natale propone anche confezioni regalo con possibilità di consegna a domicilio per privati e aziende. Dal 1999 all’Enoteca Cantina Landi si è affiancata la Enobox che nelle province di Como, Lecco, Sondrio e Varese rappresenta alcune rinomate aziende produttrici, offre un vasto assortimento di liquori, distillati, oli e specialità alimentari per la ristorazione e la distribuzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA