Festa delle imprese, premi alle realtà top

Camera di commercio Dopo due anni di stop per il Covid torna il 24 novembre l’appuntamento del nostro giornale. Dall’analisi dei bilanci di 500 aziende comasche negli ultimi tre anni emerge la solidità del tessuto produttivo

Dall’analisi dei bilanci di 500 aziende comasche negli ultimi tre anni emerge la profonda solidità del tessuto produttivo del territorio. Dopo due anni di sospensione torna il prossimo 24 novembre la Festa delle imprese de La Provincia e la premiazione delle realtà meritevoli è occasione per una macro valutazione della tenuta dell’economia locale nei tre anni che hanno sconvolto il mondo. I bilanci sono la cartina di tornasole per comprendere la resistenza agli imprevisti in una delle fasi storiche, economiche e sociali più complesse che ha visto accelerare le trasformazioni già in atto in termini di innovazione tecnologica, di mercati e di lavoro.

Dai dati si sono ricavate le caratteristiche di redditività, solidità patrimoniale e capacità di dare continuità nel tempo delle aziende premiate nella serata del prossimo giovedì nella sede di Como della Camera di Commercio per l’evento organizzato da La Provincia e dedicato alle imprese e al mondo del lavoro. L’evento sarà condotto dal direttore Diego Minonzio. Ai saluti di Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como Lecco, seguirà l’intervista all’ospite Franco Gussalli Beretta, presidente di Beretta armi. Poi saranno assegnati premi e menzioni alle imprese comasche.

«Abbiamo ricercato le imprese meritevoli di premio sulla base di considerazioni di natura tecnico scientifica che derivano dalla lettura dei bilanci»

Il professor Angelo Palma, presidente della Commissione di valutazione, con Stefano Castoldi e Umberto Scaccabarozzi della società di revisione KPMG, ha valutato i bilanci delle aziende candidate dal 2019 al 2021: «Sono state analizzate le imprese operanti nei tre tipici macrosettori di industria, commercio e servizi. Il perimetro di osservazione ha riguardato imprese con un fatturato superiore ai venti milioni di euro – spiega Angelo Palma – poi, nell’ambito del settore industriale che si presenta con il maggior numero di imprese, sono stati prescelti alcuni settori, i più caratteristici o con una maggior densità per numero di imprese».

Sono, ad esempio, l’alimentare, il tessile, il chimico e altri. «Fatta questa costruzione di base – continua il professor Palma – abbiamo ricercato le imprese meritevoli di premio sulla base di considerazioni di natura tecnico scientifica che derivano dalla lettura dei bilanci». I riferimenti principali per esprimere un giudizio di merito sull’impresa sono stati: la redditività della gestione caratteristica, la redditività complessiva, la solidità patrimoniale, l’attenzione alla continuità aziendale attraverso un appropriato autofinanziamento e un adeguato controllo dell’indebitamento.

«Le imprese hanno subito una situazione contingente di negatività per effetto delle misure di contenimento del covid e si è constatata una generalizzata riduzione dell’attività»

«In aggiunta ai premi, la Commissione ha suggerito di assegnare alle imprese comunque meritevoli una menzione». Per questo nella serata di giovedì prossimo ci saranno due categorie di riconoscimenti. «Il livello macro era noto - osserva il presidente della Commissione – le imprese hanno subito una situazione contingente di negatività per effetto delle misure di contenimento del covid e si è constatata una generalizzata riduzione dell’attività e quindi del fatturato nel 2020. Fatte salve alcune aziende che costituiscono una anomalia: è il caso del settore alimentare e della distribuzione e vendita di quelli che sono prodotti essenziali. Mentre nel 2021, in reazione a un ritorno della normalità, si è visto un trend di sviluppo molto rapido. Un rimbalzo generalizzato che ha portato a un incremento improvviso della domanda e quindi un aumento dei prezzi, accompagnato anche da una componente speculativa. In generale si rileva una attenzione da parte delle imprese alla solidità finanziaria e patrimoniale e un non eccessivo ricorso all’indebitamento, soprattutto a quello bancario».

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