G.Binda di Villa Guardia, super premio di fine anno. Ai dipendenti 1.500 euro in busta paga

L’iniziativa L’annuncio dell’azienda tessile di Villa Guardia in occasione del rinfresco natalizio. «Stiamo facendo un bellissimo risultato, è una forma di gratitudine ai nostri 28 collaboratori»

Una bella sorpresa durante il rinfresco di Natale per tutti i 28 dipendenti della G.Binda, l’azienda tessile di via Monte Bianco: 1.500 euro netti di premio natalizio, soldini che vanno sul conto corrente dei dipendenti e che loro utilizzeranno per ciò che occorre di più, dall’acquistare qualcosa, al pagare bollette, spese, o mutui.

La condivisione

A segnalare la notizia sono state le ragazze del controllo qualità dell’azienda che hanno voluto condividere l’iniziativa «in segno di ringraziamento» al loro datore di lavoro, Michele Binda.

Un po’ di commozione davanti a quella cifra c’è stata anche perché tra i dipendenti c’è chi ha visto in quei 1.500 euro una cifra più alta dello stipendio mensile.

Un’azienda, la G.Binda, fondata nel 1945 da Giovanni Binda, il nonno dell’attuale titolare Michele. La G.Binda è un’azienda storica del tessile comasco, passata di padre in figlio, oggi è alla quarta generazione. Dopo essere stata fondata, è stata condotta dai fratelli Nini ed Enrico che l’hanno resa grande nel mondo e poi da Nini Binda è passata ai nipoti Giovanni e Michele, oggi entrambi impegnati nell’azienda che si è trasferita da una ventina di anni a Villa Guardia ed oggi è un converter con una piccola produzione. Alla Binda si è già alla quarta generazione grazie a Jacopo, figlio di Michele, che continua a scrivere la storia di una delle aziende tessili comasche più antiche partendo dalle orme tracciate dal bisnonno.

«Sono contento per questa iniziativa - dice Nini Binda - significa che durante i miei anni da imprenditore ho dato il buon esempio».

L’azienda sta tornando ai numeri del fatturato ante Covid, quest’anno chiuderà con circa 9 milioni di euro, il 50 per cento in più rispetto al fatturato 2021.

«Stiamo facendo un bellissimo risultato», dicono dall’azienda. «Quest’anno dai 250 euro di premio mio fratello, con uno sforzo encomiabile, ha deciso di dare un premio di 1500 euro netti – dice Giovanni Binda – consideriamo che tutto è aumentato e tutto è raddoppiato, è un regalo che vuole significare l’attenzione che abbiamo per i dipendenti e per farli vivere un pochino meglio in questo periodo. Dare 1.500 euro di premio netto ai dipendenti all’azienda è costato 105 mila euro, in pratica quasi l’1 per cento del fatturato – aggiunge Giovanni – su 42 mila euro che vanno in tasca ai dipendenti la differenza va allo Stato in tasse, è assurdo».

In recupero

La Binda, dopo un normale ricambio generazionale tra i dipendenti, sta colmando il solco lasciato dal Covid e recuperando terreno. «Abbiamo recuperato tutti i mercati tranne il Giappone – precisa Giovanni Binda – lì hanno riaperto da qualche mese, stanno facendo molta fatica. Noi lavoriamo molto più con l’estero che con l’Italia, dove facciamo circa il 30 percento del fatturato. Quest’anno abbiamo compensato la parte mancante del Giappone con l’Italia. Dopo 3 anni a fine ottobre mio fratello è tornato in Giappone, prima del Covid ci andava per 8 settimane all’anno, hanno ancora grossissimi problemi. E poi c’è il mercato russo che praticamente da un anno non c’è più, rappresentava circa 200 mila euro di fatturato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA