Guida del Gambero Rosso
premia il gelato di Cantù
Nonna Papera fa festa

La gelateria canturina è l’unico locale delle province lariane segnalato dalla guida. Una coppia dietro il banco: «Impegno e amore»

Nella guida Gelaterie d’Italia 2021 del Gambero Rosso, prestigioso volume che include i locali d’Italia che producono il miglior gelato, c’è anche un nome comasco, o meglio canturino.

La gelateria Nonna Papera di via Borgognone a Cantù ha conquistato ben “due coni”, a un passo dall’ottenere il massimo riconoscimento. L’attività è inoltre anche l’unica gelateria citata e premiata nella guida tra le province di Como, Lecco e Sondrio.

Un traguardo importante per una piccola realtà locale che deriva dalla dedizione che i due titolari Alessandra Mauri e Luca Butti - che nella vita sono anche moglie e marito - mettono ogni giorno nel loro lavoro. «La nostra avventura è iniziata nel 2011 quando eravamo ancora fidanzati - racconta Luca - Quel sogno è diventato presto una realtà. Io avevo alle spalle un percorso di studi come cuoco, Alessandra una laurea in Pubbliche relazioni: abbiamo unito la nostra passione per il gelato rilevando una piccola attività a Cantù e da lì siamo partiti».

Impegno e amore accompagnano da allora la giovane coppia. «Il nostro intento è creare sempre qualcosa di unico e originale - prosegue il maestro gelataio - Ci serviamo di ingredienti naturali, freschi e di qualità, legati alla stagionalità e al territorio. Ci muoviamo alla ricerca continua di eccellenze principalmente italiane per creare nuovi gusti, senza dimenticare i sapori della tradizione».

I prodotti locali diventano così protagonisti dei gelati di Nonna Papera. «Da sempre, ma in questo momento in particolare, riteniamo importante supportare i produttori italiani - continuano - Ci affidiamo infatti ad aziende agricole di fiducia per avere prodotti in base alla stagione. Nocciola delle Langhe Igp, pistacchio Feudo San Biagio, mandorle crude d’Avola, liquirizia di Rossano Calabro, menta di Pancalieri: sono solo alcuni dei prodotti di punta che abbiamo selezionato. Senza dimenticare le aziende agricole biologiche che coltivano per noi, a pochissimi chilometri di distanza, lamponi, more, fragole e dalla quali acquistiamo anche il miele d’acacia. Ci piace anche scoprire e proporre novità, come ad esempio il frutto del drago, un frutto molto particolare che ci viene fornito da un coltivatore della Calabria. iI questi anni abbiamo creato oltre duecento ricette».

Gli effetti dell’emergenza sanitaria non hanno gravato sull’attività. Anzi, nel primo lockdown la coppia ha assunto altri dipendenti per far fronte alle numerose richieste di gelato a domicilio. «Il gelato nasce già come un prodotto d’asporto, quindi le restrizioni non hanno condizionato il nostro lavoro, abbiamo solo dovuto rimodularlo, potenziando il servizio di consegna a domicilio che comunque già stavamo attivando».

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