Hotel e ristoranti
«Recensioni negative,
mai mentire sul web»

Audience on line e web reputation: incontro di Confcommercio con le imprese «Recensioni negative? Sempre replicare entrando nel merito»

Per le strutture ricettive vale la pena essere online? La risposta, senza dubbio, è sì. A patto, però, di avere una serie di requisiti. Altrimenti, forse, è meglio di no. La rete, infatti, può essere un ottimo strumento di promozione e, al contempo, un boomerang.

Se n’è parlato ieri, in uno dei due corsi organizzati da Confcommercio su come gestire la “web reputation” e, allo stesso tempo, mettersi al riparo da pratiche scorrette. Hanno partecipato diversi associati, tutti appartenenti al mondo delle strutture ricettive; sempre più spesso capita di trovarsi di fronte a minacce di perdita di posizioni o rifiuto di inviare i dati e, da parte dei clienti, di scrivere cattive recensioni. È necessario trovare delle soluzioni per tutelare le attività ricettive. «Essere online – ha spiegato il docente Gianluca Sigiani, fondatore e coordinatore di “Sharenow!” – significa esporsi in modo permanente a un pubblico potenzialmente ampio, con interessi focalizzati e sempre più esigente. Una buona reputazione non può che nascere dalla verità che, in rete, prima o poi si viene a sapere».

Martedì 10 ottobre, invece, l’incontro, sempre organizzato da Confcommercio, verterà nello specifico sulla gestione delle recensioni. «Impareremo – ha sottolineato Sigiani - l’utilizzo di alcuni strumenti utili per monitorare il web. Per fare un esempio “Google Alert”, che attraverso la parola chiave riesce ad avvertirmi quando vengo citato in rete». Inoltre, settimana prossima si vedrà come “ammortizzare” e addomesticare il commento negativo sulle piattaforme: «In realtà – ha concluso– non è altro che trasferire buone pratiche dalla vita quotidiana a quella web. Se una persona, per strada, mi agita un pugno sotto il naso, io rispondo con calma e tranquillità, cercando di raffreddare la situazione. Bisogna, quindi, entrare nel merito della questione utilizzando i fatti e, in caso, ammetterà la verità. Non bisogna, in nessun modo, fare la stupidaggine d’insistere su qualcosa di falso. Non c’è niente di peggio di mentire in rete, perché altri possono scoprirlo».

I servizi su La Provincia di mercoledì 4 ottobre

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