I tassi americani
richiamano il tessile lariano

Un mercato già interessante per le nostre imprese diventa ancora più prezioso

Un’economia che si è rafforzata, anche se gradualmente. E ora che la Federal Reserve ha messo fine alla politica dei “tassi zero” inaugurata con la crisi finanziaria nel 2008, per gli imprenditori comaschi che vendono in area Dollaro si tratta di una buona notizia. Tanto più per i tessili.

Con l’annuncio, in questi giorni, dell’aumento di un quarto di punto (da 0,25 a 0,50%), i tassi resteranno comunque molto bassi e, ha assicurato la presidente della Fed Janet Yellen, l’aumento sarà graduale e non raffredderà l’economia interna.

Gli imprenditori comaschi del tessile moda guardano al nuovo scenario di rafforzamento dell’economia americana e del Dollaro con ottimismo visto che, come sintetizza Francesco Pozzi, proprietario di “Textra”, converter di Tavernerio «gli Usa compreranno sempre più volentieri in Italia», la cui produzione di tessile e accessori trova negli Stati Uniti il nono mercato più importante del mondo.

«Sicuramente – afferma anche il presidente del distretto tessile comasco Claudio Taiana, della tessitura Virgilio Taiana di Olgiate Comasco– la decisione della Fed va in una direzione positiva per tutto il mercato delle esportazioni, compreso il tessile comasco che negli Usa ha una presenza decisamente importante».

Gli Usa erano il quarto mercato per il tessile nel 2014. Ma in netta crescita.

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