Il lato oscuro del boom del turismo. Venti euro per un’insalata a pranzo nel centro di Como

Effetto Venezia Inflazione e visitatori stranieri hanno gonfiato i listini anche per il menù del mezzogiorno. Una pizza “4 Stagioni” a 15 euro e un’insalata a 20. E agli impiegati tocca arrangiarsi con un panino al bar

Effetto Venezia nei ristoranti del centro, per un’insalatona seduti a tavola si può spendere anche più di 20 euro.

Fare pausa pranzo in città murata o in riva al lago spesso non è per tutte le tasche. Non bisogna pensare soltanto al turista benestante, ma anche a un giovane lavoratore arrivato magari da lontano che poco conosce i locali cittadini e che magari in maniera poco accorta si siede senza prima leggere bene i prezzi sui menù esposti fuori.

Sì perché nella zona di piazza Volta per una insalata, pur certamente ricca di ingredienti e fantasia, un locale a listino la offre alla bellezza di 20 euro. Una cifra alla quale occorre aggiungere almeno 2,5 euro di coperto e non meno di cinque euro per una bevanda e un caffè, arrivando così a spendere per un pranzo intorno ai 30 euro.

La media

È vero, siamo in una delle zone più centrali e turistiche della città, ma questi menù oggettivamente poco economici non sono un’eccezione. Una nizzarda nel ristorante di fronte costa 17 euro. Nel piatto c’è l’uovo sodo e il tonno in scatola, i fagiolini e le olive, ma sempre di un’insalata mista si tratta. E poi ci sono le pizze che in centro sono sempre meno popolari e sempre più gourmet. E dunque per una cara vecchia margherita si parte da una decina di euro, per superare le 15 per una quattro stagioni. Ma con ingredienti come pistacchi e mortadella, che pure una volta era un salume a basso costo, adesso lo scontrino arriva serenamente a 20 euro.

A poca distanza in una stradina laterale uno stinco con patate a menù costa 18 euro, un vitello tonnato 16, un brasato con polenta 17. Lasagne e pizzoccheri vengono 14 euro. Bisogna sempre aggiungere coperto e bevande e per un calice si può spendere anche di più rispetto a un dessert. Per esempio, sempre in città murata nella zona di piazza Mazzini un’osteria affianca un tagliere di salumi ad un calice di vino per 20 euro. Per chi ha più fame un piatto unico, un classico risotto e ossobuco, costa 24 euro. In un bistrot un risotto cipolle e Castelmagno viene proposto a 16 euro, mentre un buon vitello con puré 20. Verso via Vitani dei tortelli fanno 14 euro e una pasta al forno 15 come delle orecchiette alle cime di rapa. In via Rusconi un riso al salto con polpette costa 14,50 euro. Certo ci si può anche accontentare di un trancio di pizza a 4,50 euro, ci sono molte offerte da asporto. Spostandosi verso San Fedele ci sono anche dei locali che offrono tutti i piatti a 10 euro, dal pollo ai tagliolini, oppure gastronomie che per lo stesso prezzo preparano piatti freddi, molto semplici a base di salumi. Ma ci sono anche piatti della tradizione italiana che senza troppe pretese vengono preparati a 17 euro, per esempio per degli spaghetti alla carbonara. È questo il prezzo chiesto da un ristorante con un menù che punta tutto sulla pasta fresca. Oppure pomodoro e mozzarella, la caprese tanto amata dai turisti, a 14 euro. Infine per concludere il rapido giro dei locali in centro aggiornato a ieri a mezzogiorno citiamo dei generosi panini hamburger con patatine fritte da 14 euro.

I costi

Va detto che i ristoratori quest’anno hanno in molti casi rivisto i loro menù al rialzo, spinti dal caro bollette, con costi fissi sempre più alti da affrontare. In generale l’inflazione, spiegano gli esercenti, pesa sul comparto alimentare, lo si vede anche dai fornitori, dal carrello della spesa. Di contro il potere d’acquisto di un normale lavoratore desideroso di fare una pausa pranzo in centro non è cambiato in meglio.

Ecco perché secondo molti lettori gli scontrini per mangiare in città murata sono spesso troppo salati. Comunque sui prezzi proposti dai vari locali c’è da calcolare anche la vocazione turistica sempre più preponderante, Como attira una clientela straniera forse meno attenta alla spesa di ogni giorno. Visitatori a cui lo stesso conviene offrire un buon servizio, nella speranza tornino in riva al lago.

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