Imprese del benessere di Como e Lecco. A Lariofiere la sfida del primo Salone legato al territorio

Intervista a Elisabetta Maccioni, presidente di Confartigianato Como Benessere e e membro del comitato organizzatore di Beauty Days

Bellezza e salute si incontrano a Lariofiere domenica 26 e lunedì 27 febbraio, dove sarà inaugurato Beauty Days, il primo salone del benessere in Lombardia e uno dei pochi in Italia. Elisabetta Maccioni, presidente del settore Benessere di Confartigianato Imprese Como, fa parte del comitato organizzatore e racconta come è stato pensato e cosa troveremo all’interno.

Come è nata l’idea di organizzare un salone del benessere?

La nostra motivazione era quella di portare sul territorio lombardo, e in particolare a Lariofiere, una fiera di settore che finora non c’era, e di proporla con un taglio diverso dalle altre. Abbiamo pensato di riprodurre in piccolo qualcosa di simile al Cosmoprof di Bologna, l’unica fiera di settore in Italia, adattandola per valorizzare le eccellenze del nostro territorio. Il comparto lombardo delle associazioni di categoria è presente per intero nell’organizzazione insieme a Lariofiere e tutti abbiamo contribuito mettendo insieme le idee.

Gli espositori?

Ci saranno parrucchieri, estetisti, spa e centri benessere, palestre, grossisti, distributori di attrezzature, produttori di integratori, tutto quello che fa parte del nostro mondo sarà rappresentato da aziende grandi e piccole. Ci saranno brand con un mercato nazionale e internazionale di fianco alle imprese artigiane del territorio. Il pubblico potrà partecipare a workshop tematici, dimostrazioni, iniziative come “Io valgo”, dove le persone che si sono candidate saranno sottoposte a un restyling completo e si vedranno prima e dopo: unghie, make up, taglio di capelli, una stilista si occuperà dell’abbigliamento. Per farlo lavoreranno insieme imprese diverse, e anche questo è un modo originale per fare rete.

Si può parlare di eccellenze del territorio anche nel settore del benessere?

La nostra categoria è ancora vista come quella di chi ha fatto la scuola da estetista o da parrucchiere perché non voleva fare il liceo, invece vogliamo affermare che c’è tanto studio dietro al nostro lavoro. Ci sono aziende artigiane strutturate, davvero eccellenti, e vogliamo mostrarne il valore. È stato importante anche per questo mettere insieme tutte le sigle delle associazioni di categoria che ci rappresentano in un progetto condiviso. Non è semplice. Dietro a questa fiera c’è un lavoro durato mesi e tanta condivisione che ha fatto la differenza.

Com’è lo stato di salute del settore in questo momento?

La maggior parte delle imprese sta vivendo un periodo complessivamente positivo. A fare la differenza è sempre più la qualità del servizio, con l’attenzione al dettaglio, la cura del cliente, il lavoro su misura. Magari i clienti vengono una volta in meno, ma tornano e restano fidelizzati.

E come sono stati gestiti gli aumenti del costo dell’energia?

Come Confartigianato l’indicazione è di limitarsi al classico aumento annuale Istat, e al momento non ci sono stati altri aumenti a carico dei clienti. Assorbiamo prevalentemente noi i rincari dell’energia e cerchiamo di restituire valore al cliente. Indipendentemente da quanto spende, il risultato deve valere il prezzo speso.

Si continua a parlare di formazione, ma quali strumenti sono più efficaci per questa tipologia di attività?

La formazione non finisce mai. Bisogna essere imprenditori a tutto campo: bisogna saper gestire gli investimenti o usare i social. L’altro tema è la formazione dei collaboratori, soprattutto i giovani.

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