Indennità di disoccupazione
«Non spetta ai frontalieri»

Respinta la richiesta di riconoscere la prestazione ai lavoratori frontalieri che pure sono chiamati a pagare l’assicurazione per la disoccupazione

Il Governo di Berna, a pochi mesi dalle elezioni federali (e cantonali), entra a gamba tesa e boccia sonoramente la proposta - avanzata direttamente dai ministri europei degli Affari Sociali - di mettere mano al bilancio della Confederazione e versare direttamente l’indennità di disoccupazione ai lavoratori frontalieri.

Così il Governo federale ha risposto, senza troppi giri di parole, al deputato sangallese Nicolò Paganini, che aveva depositato un’interpellanza a riguardo. Il conto è presto fatto. Qualora Berna dovesse versare ai frontalieri (rimasti senza occupazione) provenienti da Francia, Italia, Germania e Austria, le spese della Confederazione lieviterebbero a dismisura. Confederazione che in buona sostanza dovrebbe sborsare centinaia di milioni di franchi svizzeri.

La notizia, rimbalzata nelle ultime ore direttamente da Berna, è stata riportata con grande enfasi dai media d’oltreconfine. Il sito ticinonews.ch spiega che, versando la disoccupazione ai frontalieri, “i costi sarebbero alle stelle”.

D’altronde, con le elezioni dietro l’angolo, il Governo confederale ha dovuto tirare dritto e, sempre rispondendo all’interpellanza, ha fatto notare che qualora i parametri dovessero cambiare, la Svizzera si troverebbe nella condizione, per non dire costretta “a modificare l’allegato II sull’accordo per la libera circolazione delle persone”, indipendentemente “dal fatto che verrà concluso un accordo istituzionale”. Parole pesanti come macigni che suonano come monito ai Paesi confinanti, a cominciare dall’Italia, che sul tavolo ha da tempo la revisione degli accordi fiscali, rimasti sin qui inapplicati. Il cambio di prospettiva deciso dai ministri europei degli Affari Sociali è comunque epocale. Già perché a versare l’indennità di disoccupazione non sarà o meglio non sarebbe (giusto ad oggi usare ancora il condizionale) più il Paese di residenza, bensì l’ultimo Stato in cui il lavoratore ha versato i contributi sociali. Berna non sembra davvero disposta a cedere, tanto che il Governo ha fatto sapere anche che «una disposizione che prevede il versamento dell’indennità di disoccupazione ai frontalieri da parte dello Stato di occupazione non sarebbe applicabile in Svizzera».

In realtà, non tutti hanno accettato di buon grado la presa di posizione del Governo federale. C’è anche chi sostiene che «la Svizzera ha incassato per molto tempo i contributi - visto che i frontalieri pagano l’assicurazione sulla disoccupazione - senza erogare alcun tipo di prestazione». Giusto dunque «allinearsi agli altri Stati». Ora non resta che attendere la decisione dell’Europarlamento, prossimo anch’esso alla tornata elettorale.

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