La birra del lago di Como
dal pane invenduto
E il progetto cresce

Prodotto lanciato da Confcommercio in collaborazione con i panificatori comaschi. Piace ai turisti ed è un modello su Lombardia 2030

Successo per la Bread Beer Lago di Como che sta registrando parecchi consensi, tanto che si pensa a delle nuove varianti.

La birra realizzata utilizzando il pane invenduto dei panifici comaschi, è stata lanciata da Confcommercio Como e ha coinvolto i panificatori, i ragazzi del Cfp, le attività del settore del commercio e del turismo. Il pane invenduto viene raccolto, trasportato a Buscate (Milano) dove la birra viene prodotta e imbottigliata. L’idea iniziale arriva da Biova Project la startup piemontese che dal 2019 è partita con diversi progetti dedicati al recupero del pane invenduto: da 150 kg di pane vengono prodotti 2.500 litri di birra e contestualmente viene risparmiata all’ambiente l’immissione di 1.365 kg di CO2 ma anche di altre materie prime come il 30% di malto d’orzo.

Il progetto,per la sua valenza in termini di economia circolare, è stato pubblicato su Lombardia 2030, la sezione della piattaforma Open Innovation dedicata alle iniziative che sul territorio realizzano i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030.

Primo bilancio

«Sta andando molto bene, eravamo partiti con qualche incertezza perché ci trovavamo in un momento in cui non si sapeva cosa sarebbe successo tra aperture e chiusure – racconta Graziano Monetti direttore Confcommercio Como - La prima cotta “è andata via come il pane” è stata venduta in tempi rapidissimi e ci siamo messi subito all’opera per fare una seconda cotta che adesso è in distribuzione, è stata prodotta agli inizi di giugno e anche questo secondo lotto sta andando molto bene nei diversi canali coinvolti dai ristoranti ai negozi di alimentari».

La birra, una lager di ispirazione tedesca, è apprezzata: «Ci sono ottimi ritorni di gradimento, la birra piace, anche se non era quello l’obiettivo, volevamo dare un benvenuto ai turisti e siamo contenti che stia prendendo piede, certo mancano ancora americani e australiani che probabilmente sono anche quelli che apprezzerebbero maggiormente il prodotto. Come associazione abbiamo messo in campo questa iniziativa proprio per dare una sferzata di rilancio per la ripartenza turistica».

Visto il successo della Bread Beer Lago di Como si sta pensando di produrne altre: “Stiamo studiando varie opzioni per dare una variante al prodotto originale come quella non alcolica o senza glutine».

A RistorExpo

Il progetto verrà ripresentato a Lariofiere nell’ambito di RistorExpo dal 26 al 29 settembre: «Faremo un lancio coinvolgendo anche il Cfp che farà una dimostrazione degli aperitivi elaborati per l’abbinamento con la birra». Gli studenti del Centro Professionale di Monte Olimpino, seguiti da Massimiliano Tansini avevano elaborato per il lancio iniziale l’Aperitivo del Lago di Como preparato a base di prodotti tipici.

«L’aperitivo è stato un po’ penalizzato dai divieti in vigore al momento del lancio, avevamo pensato ad una presentazione all’interno della scuola con preparazione dal vivo e degustazione, ma non è stato possibile procedere. Avevamo anche concordato sempre con il Cfp di offrire ai ristoratori la possibilità di assistere alla preparazione degli aperitivi per poi poterli riproporre nei propri locali, appuntamenti che sono slittati e poi saltati sempre a causa dell’emergenza sanitaria, è per questo motivo che vogliamo riproporlo a RistorExpo per dare importanza al grande lavoro svolto dai ragazzi con entusiasmo».

Le ricette sono state supervisionate e valutate da un team di cuochi professionisti capitanati da Mauro Elli chef consigliere di Fipe Como. Collegato all’iniziativa è stato creato anche un ricettario tradotto in sette lingue disponibile sul sito di Confcommercio Como e nei punti vendita dove viene distribuita la Bread Beer, accessibile tramite Qrcode.

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