La denuncia della tintoria Mcm di Como: «Energia, costi esplosi. Così è durissima»

Tessile Il caso della Mcm di Como, una tintoria specializzata nella nobilitazione dei tessuti di seta per l’alta moda. Bollette: a luglio 115mila euro di gas (45mila un anno fa) e 26mila euro di elettricità (8.500 nel 2021)

L’impatto enorme e destabilizzante dell’incremento dei costi energetici sta mettendo alla prova anche Mcm specializzata nella nobilitazione di tessuti serici destinati ai grandi brand dell’alta moda. L’azienda è stata una tra le prime tintorie in Italia ad essersi Certificata ISO 14001:2015 per gli aspetti Ambientali, ISO 50001:2018 per gli aspetti Energetici. E ancora, ha ottenuto il marchio GOTS Global Organic Textile Standard, norma tecnica per la certificazione del tessile biologico, sostenuta a livello internazionale da alcune tra le principali organizzazioni che promuovono nel mondo l’agricoltura biologica, oltre ad aver aderito in passato al Marchio Se.ri.co e al Sistema di tracciabilità TFashion.

«La situazione è estremamente grave e se lasciata a se stessa rischia di avere un impatto devastante su attività energivore come la nostra - a lanciare l’ennesimo grido d’allarme sono Daniele e Laura Monteleone, attualmente a capo dell’impresa comasca fondata nel 1983 dal padre Pasquale - Abbiamo visto le bollette del gas e dell’energia prima raddoppiare e poi triplicare».

Le ricadute

Mcm ha dovuto fare i conti soprattutto con l’aumento record del gas: «Vuole sapere a quanto ammontava la bolletta di luglio? 115 mila euro per l’esattezza, mentre lo scorso anno, per lo stesso mese, avevamo speso all’incirca 45mila euro» spiega Daniele.

La produzione

Stesso choc per l’energia aumentata del 90%: «Siamo passati, sempre tenendo come riferimento il mese di luglio, da 8.500 euro del 2021 a 26 mila euro del 2022. Ecco perché abbiamo bisogno di risposte immediate per continuare ad alimentare il parco di una quarantina di macchine: il nostro metodo tradizionale, ad immersione, richiede una temperatura di 90° per l’acqua dei bagni dove i tessuti vengono tinti e di 120° negli asciugatoi e nel finissaggio. Nonostante tutto, guardiamo al futuro speranzosi, grazie anche alla fiducia a noi riposta dai nostri clienti storici, pur consapevoli del periodo di incertezza».

«C’è un continuo dialogo - evidenzia - comprendono il momento che stiamo attraversando, le crescenti difficoltà, ma i rincari delle commodity, in particolare del gas e dell’energia elettrica, sono andati a sommarsi alla spinta delle quotazioni delle materie prime, dei trasporti e di altri servizi legati alla logistica che stanno mettendo in sofferenza i margini dell’intera catena, di tutti gli attori del sistema, a monte e a valle».

Mcm sta mettendo in campo una serie di misure al fine di ridurre i consumi. Sono stati apportate importanti modifiche al ciclo produttivo. Nonostante le incertezze economiche, geopolitiche e finanziarie nel mondo, i grandi gruppi confermano ambiziosi obiettivi di crescita.

«Quest’anno il settore è ripartito alla grande dopo l’emergenza pandemica che ci aveva costretto a chiudere per quasi due mesi- conferma Monteleone- Già nel 2021 avevamo visto la ripresa, il primo semestre del 2022 il rimbalzo ha superato addirittura le stime. Per poter mantenere l’andamento positivo raggiunto, ci auguriamo che la situazione costi rientri nell’immediato».

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