La Regione ai frontalieri
«Rimborsi per il servizio sanitario»

Lettera del presidente Maroni. Polemico il Pd: «Gli errori sono stati del Pirellone, non dello Stato»

«Sono lieto di comunicarLe che potrà chiedere il rimborso di quanto ha versato in questi anni per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, rivolgendosi alla Sua Ats (l’Agenzia di Tutela della salute, che ha sostituito la Asl)». Questo quanto scritto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ai cittadini lombardi frontalieri, che risiedono nei territori delle Ats dell’Insubria (ex Asl di Como e Varese) e della Montagna (Sondrio, Valle Camonica, e Alto Lario), ai quali ha inviato personalmente una lettera.

«Negli scorsi mesi - ricostruisce il presidente nella missiva - la Sua Asl Le ha richiesto l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, applicando precise direttive ministeriali sui lavoratori frontalieri e sui titolari di pensione in Svizzera. Regione Lombardia si è opposta a queste direttive. Con una mia lettera al Ministro della Salute e al Ministro dell’Economia e delle Finanze ho chiesto un chiarimento urgente sulla questione».

Da qui la soluzione: «Lo scorso 8 marzo il Ministero della Salute ha riconosciuto la validità della posizione espressa da Regione Lombardia - fa sapere -: riteniamo infatti che (in base ai vigenti accordi tra l’Italia e la Svizzera) i lavoratori frontalieri e i titolari di pensione in Svizzera contribuiscono già al sistema fiscale nazionale e non devono corrispondere ulteriori contributi per l’iscrizione al Servizio Sanitario».

Per facilitare ai cittadini l’iter del rimborso e ottenere tutta l’assistenza necessaria, il presidente ha inoltre aggiunto in calce alla lettera il nome del responsabile del procedimento, con numero telefonico e indirizzo e-mail.

«Il presidente Maroni ha deciso di ascoltarci e rimborsare i frontalieri cui la Direzione generale della Sanità aveva chiesto di pagare il servizio sanitario nazionale, applicando in modo scorretto una circolare del Ministero. Non possiamo che esultare, ma non ci piace il tentativo che Maroni fa di scaricare il barile sul Governo, quando, appunto, gli errori sono stati fatti dalla Regione», lo dicono Alessandro Alfieri e Luca Gaffuri, segretario regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, dopo aver appreso della lettera che il presidente ha inviato ai frontalieri cui era stato chiesto il contributo non dovuto.

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