La scommessa di Funky
Marchio anni ’80 per sfidare i giganti Usa

Si deve al coraggio di due giovani comaschi il rilancio di un brand dimenticato che oggi spopola. «Snow ma anche skateboard, surf e abbigliamento»

Sono made in Como le tavole snowboard che hanno portato sul podio più alto della Coppa del Mondo grandi campioni come Nicola Dioli, Nicolas Huber ed Elio Fumagalli.

Grazie alla qualità e quantità dei rider, alla vincente strategia di web marketing e alla notevole esposizione sui media ha guadagnato una ribalta internazionale “Funky” che fa capo a Isacco Mantegazza e Luca Cozzi. I giovani lariani, 29 anni il primo e 32 il secondo, hanno deciso di mettersi in gioco in un settore dominato dai giganti Usa che hanno sviluppato i primi modelli traendo ispirazione dallo skateboard.

Un laboratorio artigianale

Ma come è nata questa avventura? «Funky esisteva già negli anni ’80 - spiega Luca Cozzi - era stato fondato a Como da Lucio Longoni che si impose sul mercato proponendo nuovi disegni e meccanismi, tanto da diventare nel giro di poche stagioni molto popolare fra gli appassionati di tutto il mondo. Al culmine del successo, per un problema di produzione, l’azienda fu costretta a chiudere».

Tre anni fa Isacco Mantegazza, nipote del fondatore, decide di riutilizzare alcuni brevetti di proprietà dando il via a una piccola produzione artigianale in un laboratorio della Brianza.

Visti gli ottimi risultati, capisce di poter sfruttare il patrimonio del brand per portarlo a nuovi traguardi, puntando sempre su pezzi speciali fatti a mano e su un’estetica contemporanea. Con questo obiettivo coinvolge nel progetto l’amico Cozzi, stessa laurea in Industrial Design, ma con una importante esperienza maturata in una delle più importanti agenzie cinesi.

Dopo aver soddisfatto le esigenze del mercato nazionale, ora Funky punta a una significativa crescita all’estero con vendita on line e attraverso una rete di agenti qualificati. Il marchio si è già posizionato in Cina, il prossimo sbarco sarà negli Stati Uniti.

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