Le parole chiave
di Manoukian
Fiducia e visione

ConfindustriaIl nuovo presidente presenta la giunta e sottolinea i temi decisivi: education e sostenibilità: «Un’associazione più aperta e al servizio del territorio»

«Guardo le statistiche come tutti gli altri ma non mi spavento, di solito torno nel recinto della mia azienda e con i miei collaboratori cerco la via migliore per valorizzare il potenziale che abbiamo in casa».

Aram Manoukian - in occasione della presentazione pubblica di sé e della giunta, all’indomani dell’elezione all’assemblea di Confindustria Como - commenta così il calo della fiducia generale degli imprenditori. «Quando capita di confrontarmi con i colleghi - continua - dico loro ciò che mi capita spesso di consigliare alla mia squadra: “curarsi meno delle statistiche e concentrarsi sui punti di forza”».

La strategia è la stessa che il neo presidente immagina per l’associazione. «Vorrei che sempre di più si aprissero le porte della nostra sede - spiega - dobbiamo lavorare al servizio del territorio, vicini a ogni associazione e progetto che abbia come fine la crescita sociale e culturale delle comunità». Modelli? Il neopresidente cita le Primavere de La Provincia per la capacità dimostrata negli anni di richiamare e coinvolgere le persone su temi di grande spessore: «Quando mi capita di esserci - dice - resto sempre sorpreso dalla quantità di persone che partecipano».

Il “bene comune” - ne aveva già parlato a Villa Erba nell’intervista a Giovanni Minoli - è l’orizzonte e la fiducia è la benzina sociale per creare un contesto generale favorevole, un contesto adatto a costruire, in cui l’associazione anziché il sindacato degli industriali, si candida ad essere protagonista dello sviluppo del territorio in un’ottica di collaborazione e condivisione. Manoukian sottolinea la necessità di contribuire a dinamiche positive pensando sempre all’interesse generale, di oggi e di chi ci sarà domani. «Visione significa alzare lo sguardo e lavorare per il futuro» dice. Ed è un po’ lo spirito, giusto per restare ai cento anni degli industriali comaschi, che ha guidato l’associazione nei momenti chiave della storia comasca con la realizzazione di grandi infrastrutture - Acquedotto industriale e Comodepur - e il contributo su formazione - da Enfapi al Setificio - e innovazione - dal Centro Serico a ComoNext.

In un approccio di questo genere Manoukian sottolinea ancora una volta il ruolo dei giovani e due temi chiavi: l’education e la sostenibilità. «Quest’ultima - specifica - va associata sì al tema dell’ecologia ma ha un significato più vasto e ha a che vedere in primo luogo con le persone». Un concetto ripreso da Francesco Pizzagalli, ceo di Fumagalli Industria Alimentari, che nella nuova giunta confindustriale avrà la delega specifica alla sostenibilità: «Una parola che usano tutti ma di cui spesso non vengono colte tutte le implicazioni, la sostenibilità è un nuovo modello di cultura di impresa, è un investimento sul futuro» dice Pizzagalli sottolineando la necessità di investire sul capitale umano come leva decisiva anche nell’epoca dell’automazione produttiva.

Così come nell’assemblea di Villa Erba, Manoukian ha scelto di non enfatizzare le polemiche con il Governo - «negli scorsi mesi ha tentato un dialogo con le imprese ma i risultati sono stati per ora deludenti» - né i problemi del territorio. Non tutto va bene, ovviamente, ma il neopresidente, anche qui, chiede di pensare positivo: il tema è quello di definire una strategia condivisa per far crescere il territorio. «Partiamo da ciò che abbiamo e che funziona, non è poco».

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