L’export di Como: ora sono gli Usa la grande chance

Rapporti commerciali con il mercato americano agevolati da un tasso di cambio mai così propizio. Taborelli: «Ma l’approccio non è semplice»

Che sia «un momento particolarmente favorevole per i rapporti commerciali con gli Stati Uniti» è ormai una valutazione condivisa. Intervenuto al convegno organizzato a Como da Unindustria e Unicredit, il presidente della camera di commercio di Como, Ambrogio Taborelli non ha mancato di ribadire, però, come «l’approccio al mercato americano non sia semplicissimo», con tutto un sistema di norme e di regole differente rispetto a quello italiano ed europeo a obbligare a «una strategia strutturata», pena il fallimento del progetto che si ha in mente.

Per Como, l’America rappresenta il 5° Paese in ordine di importante per esportazioni. Tessile, mobili, macchinari e apparecchiature e metallurgia sono i settori trainanti, capaci da soli di comporre oltre il 60% del totale delle merci esportate, per un valore assoluto che, pur in flessione del 5,4%, ha toccato nei primi nove mesi del 2014 quota 230milioni di euro.

«Negli Stati Uniti – spiega Taborelli – c’è un mercato gigantesco, peraltro in parte inesplorato al di fuori delle principali città. I canali non tradizionali hanno delle potenzialità tutte da esprimere. Si tratta di intercettarli, consapevoli che l’America ha regole sue proprie che vanno conosciute. L’errore che dobbiamo superare è quello di credere che gli Usa siano una nazione matura sotto il profilo del nostro commercio. Non è così, anzi, è molto vitale. Le opportunità, dunque, non mancano. Questo, a patto di saperle cogliere».

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