Marano «Solo un terzo dei comaschi
riporterà i soldi in Italia»

Dei quasi 60 miliardi depositati da comaschi nelle banche svizzere il ceo di Sva Group di Chiasso, Gianluca Marano, stima che «il 30% sarà rimpatriato, a differenza del 50% che stimiamo per l’Italia, e ciò a causa dei più numerosi interessi di lavoro e di business che hanno gli italiani di confine».

Marano, comasco che con la sua impresa assiste da anni sull’internazionalizzazione le imprese italiane in Svizzera e ha fra i clienti anche la Cna di Como, si dice certo che il nuovo accordo fra Italia e Svizzera che di fatto azzera il segreto bancario «offrirà alle aziende sane maggiori possibilità di sviluppo in Svizzera». Diverse invece le prospettive per la road map in corso di definizione per la tassazione dei frontalieri che ora, spiega l’imprenditore, «potranno trovare fiscalmente meno conveniente andare a lavorare in Svizzera». Dove non è arrivato il referendum anti immigrazione, dunque, potrebbe riuscire il nuovo accordo fra i due governi.

Leggi tutta l’intervista su “La Provincia di Como” del 25 febbraio 2015

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