Materiali, processi, risorse umane. Filiera del legno arredo sempre più green

L’indagine Il 60% delle aziende ha già attivato investimenti nel campo della sostenibilità. Bellasio (Confartigianato): «Cresce la consapevolezza e aiuta il supporto delle associazioni»

Il 60% delle imprese della filiera legno arredo investe in sostenibilità, dai materiali ai processi è in grande crescita l’attenzione all’impatto ambientale. Da una recente indagine di Federlegno Arredo, svolta in collaborazione con Symbola - Fondazione per le qualità italiane, è emerso un forte miglioramento delle performance ambientali delle imprese associate rispetto al 2021.

Risulta infatti che il 60% degli imprenditori intervistati ha fatto investimenti in energie rinnovabili, è sempre più forte la spinta all’uso di materiali sostenibili nei processi produttivi e crescono tutti gli elementi di sostenibilità nel loro insieme, a testimonianza di un intero comparto che sta investendo in modo sempre più convinto su questo tema, driver di sviluppo fondamentale in un mercato che vede i clienti finali sempre più sensibilizzati al tema green con conseguente orientamento dei consumi. «Proprio alla sostenibilità e all’impegno delle aziende artigiane è stato dedicato il convegno di Roma a fine giugno di Confartigianato imprese che ha messo a tema il particolare momento di transizione per le pmi – ha ricordato Marco Bellasio, presidente del settore Legno e arredo per Confartigianato imprese Como e componente di giunta con delega alla sostenibilità, al welfare e alla green economy – da parte degli imprenditori si vede crescere una maggiore consapevolezza sulla necessità di operare dei cambiamenti sia rispetto ai materiali che ai processi e non solo per l’ambiente o per delle direttive via via più stringenti, ma per se stessi e per le persone che lavorano con loro, per il territorio. Una scelta quindi dettata dall’etica, dal senso di responsabilità che va diffondendosi».

Agire in concreto per perseguire le linee guida Esg significa anche doversi informare, operare scelte di medio lungo periodo e decidere investimenti importanti: tutto questo comporta un costo in termini economici ma anche di tempo e competenze che spesso le piccole imprese artigiane faticano a sostenere.

«Proprio per questo l’associazione può fornire supporto sia per gli aspetti informativi che organizzativi ed evitare l’improvvisazione in un contesto che si sta sempre più strutturando in questa direzione – ha aggiunto Bellasio – le materie prime della filiera legno, inteso come legno massello e pannelli, hanno già certificazioni che testimoniano la provenienza da economia circolare per i pannelli e da foreste oggetto di progetti di riforestazione per il legno. Poi esiste un’ampia gamma di elementi che rientrano nella produzione dell’arredo sulle cui forniture bisogna vigilare con attenzione».

Il progetto Re-fil di Camera di commercio di Como e Lecco è uno strumento che pone le domande corrette per capire il grado di sostenibilità di un fornitore, per esempio. «C’è un mondo che si muove per i valori Esg, che includono oltre all’attenzione all’ambiente, anche a quella per il welfare aziendale, per il benessere dei dipendenti e un cambiamento di governance – conclude Marco Bellasio – una serie di oneri, anche dal punto di vista burocratico, che molte piccole imprese fanno una gran fatica a prendere in carico».

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