Moncler investe
nel Made in Italy
Preso Stone Island

Il Gruppo moda guidato da Remo Ruffini ha acquisito il controllo di Sportswear Company. Valutazione da 1,15 miliardi e corre in Borsa: +5,4%

Con 1,15 miliardi Moncler acquisisce Sportswear Company società che detiene il marchio Stone Island. Ad annunciare l’accordo i due gruppi moda con l’obiettivo di «sviluppare insieme una nuova visione di lusso, potenziare la competitività dei due brand nel pieno rispetto delle specifiche forti identità, rafforzare la capacità di interpretare le aspettative e i codici culturali in continuo cambiamento delle nuove generazioni accelerando il percorso di sviluppo di entrambe le aziende».

Per Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, il futuro non si rincorre, ma si costruisce: su questa strategia l’imprenditore comasco ha basato il suo successo. Con quest’operazione, si porta a casa il merito di rafforzare la competitività tricolore, dopo lo shopping straniero. Questa alleanza vede insieme, per far onore al Bel Paese nel mondo, due imprenditori italiani accomunati dalla stessa visione, dalla stessa passione per il prodotto e per tutte le persone che lavorano con loro. Due imprenditori che in uno scenario come l’attuale di grande paura e incertezza hanno deciso di progettare il futuro, guardando oltre la crisi.

La svolta

«Oggi è un altro momento storico per Moncler - ha dichiarato Remo Ruffini in video conferenza - Lo è stato per ovvie ragioni nel 2003, quanto ho acquisito la marca. E nel 2013, con l’ingresso in Borsa, per me un momento molto emozionante. Il mondo va veloce, quindi non ho voluto aspettare 10 anni per un’altra tappa importante. Inoltre la pandemia ha accelerato tutti i programmi e i cambiamenti che erano un po’ nella nostra testa. Come dico sempre: le cose succedono per caso, ma non a caso».

Tutto è nato da una frase “rivelatoria”. «Credo che questa sia una bella storia - ha continuato Ruffini - iniziata un giorno, quando mio figlio Romeo è tornato a casa da una convention, e mi ha detto: “Ho sentito parlare Carlo Rivetti, mi sembrava davvero di sentire te, le stesse parole, la stessa ossessione per la qualità, la stessa visione. Dovresti proprio conoscerlo».I due si sono incontrati un anno fa, e in effetti hanno scoperto di poter scrivere a quattro mani un nuovo capitolo di ingegno, creatività e professionalità. Per Ruffini una nuova sfida.

«Da qualche tempo nelle strade del lusso non sento più quell’energia che sentivo tanti anni fa. Stavo iniziando a pensare che non era più il sogno che faceva volare la fantasia. Con Genius abbiamo iniziato a rivoluzionare la nostra strategia e a studiare nuove modi di interagire con il consumatore, sono fortemente convinto che insieme a Stone Island possiamo conquistare le nuove generazioni. Mi chiedo sempre cosa vogliono i giovani e come è cambiato il concetto di esclusività. Credo che il nuovo lusso abbia logiche diverse rispetto ai canoni tradizionali, non è più qualcosa che si compra, ma qualcosa che si vive».

La sfida

Un nuovo concetto che coinvolge anche la comunicazione. «Se prima bastava ingaggiare la top del momento per avere visibilità e coinvolgere il pubblico - ha evidenziato Ruffini - adesso le parola d’ordine è contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell’arte, della cultura, della musica e dello sport. Una trasformazione che ci vede sulla stessa lunghezza d’onda di altri top brand come Gucci, Louis Vuitton e Dior linea uomo, che hanno iniziato già qualche tempo fa a intrecciare il loro percorso con realtà lontane dal fashion. Sarà questa la strada che Moncler e Stone Island percorreranno, condividendo la cultura della sostenibilità e valorizzando il grande potenziale di crescita nei mercati, soprattutto americano ed asiatico».

L’operazione ha raccolto il gradimento della Borsa: il titolo di Moncler ha guadagnato il 5,4% a 45,44 euro mentre il Ftse Mib ha ceduto lo 0,3%.

«Stone Island ha da sempre fatto della ricerca, della sostenibilità e della italianità gli ingredienti per una importante crescita anche internazionale del marchio - ha detto Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia - Tali peculiarità non sono passate inosservate ad un imprenditore come Remo Ruffini che con questa acquisizione conferma un grande intuito imprenditoriale,- tra l’altro permettendo a Stone Island di restare italiana a tutti gli effetti,- realizzando un grande investimento in un momento di pesante crisi del nostro sistema moda. Sono convinto che fino a quando esisteranno figure imprenditoriali di questo livello, malgrado la crisi attuale e quelle che senz’altro ancora verranno, il nostro Sistema Moda continuerà a restare competitivo e unico al mondo».

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