Moncler, le richieste in Borsa
già pari a 30 volte l’offerta

Si avvicina lo sbarco in Piazza Affari, il 16 dicembre. Richieste da tutto il mondo

Richieste alle stelle per Moncler, all’avvicinarsi dello sbarco in Borsa il 16 dicembre.

L’Ipo si chiude con richieste per 20 miliardi di euro, pari a 29 volte l’offerta e a 30 volte se si guarda alle azioni riservate agli investitori istituzionali (90% del totale). Vista la domanda record, pare scontato che il prezzo venga fissato al massimo previsto, a 10,2 euro per azione, valorizzando così il marchio 2,5 .

Per definire il prezzo si è tenuta - da quanto si apprende - una riunione nella sede di Mediobanca, registra dell’operazione insieme a Merrill Lynch e Goldman Sachs cui hanno partecipato oltre al patron del gruppo di piumini, Remo Ruffino, anche Marco De Benedetti e Virginie Morgon, alla guida rispettivamente di Carlyle e Eurazeo, i fondi azionisti che con lo sbarco in borsa alleggeriscono la loro presenza in Moncler.

Stefano Rangone, che per Piazzetta Cuccia sta seguendo il cammino di Moncler per il debutto a Piazza Affari (previsto lunedì prossimo), ha presentato l’esito del lavoro delle ultime due settimane.

L’offerta, partita il 27 novembre per gli istituzionali e in Giappone e il giorno successivo per tutti, si è conclusa oggi con una domanda arrivata, più o meno in parti uguali dagli Usa, dall’Europa e dal resto del mondo. Per la metà a mettersi in fila per i piumini sono stati investitori giudicati poco speculativi, cui le azioni verranno assegnate in misura più che proporzionale rispetto alla loro partecipazione.

A salutare i tre soci principali soci del gruppo è passato anche l’a.d di Mediobanca, Alberto Nagel.

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