Nella fabbrica simulata
dove si impara l’industria 4.0
montando il calcio balilla

Si chiama i-Fab il laboratorio della Liuc in cui si tocca con mano l’uso delle nuove tecnologie. Così si impara assemblando e disassemblando i calcetti

Una fabbrica “simulata”, in cui si assemblano e si disassemblano calcio balilla con l’obiettivo di trasmettere agli studenti i concetti del “lean” e di “Industry 4.0”, dove imparare a progettare sistemi di produzione snelli che minimizzano gli sprechi e migliorano le performance operative di un’azienda. Sono le caratteristiche di i-Fab, la fabbrica modello ideata e sviluppata dai ricercatori della Scuola di Ingegneria industriale della Liuc – Università Cattaneo di Castellanza. Ne abbiamo parlato con Tommaso Rossi, direttore di i-Fab e professore di Operations management.

Professor Rossi, cosa è i-Fab?

Concretamente si tratta di una palestra in cui è possibile sperimentare con mano le tecnologie della quarta rivoluzione industriale che stanno trasformando le nostre fabbriche in fabbriche intelligenti. Dall’utilizzo di robot mobili e collaborativi e dell’Internet of Thing (IoT), all’analisi dei big data con i più avanzati strumenti di data analytics, all’applicazione di additive manufacturing grazie alla stampa 3D: questi sono gli strumenti che utilizziamo.

Per quale motivo costruite e poi disassemblate dei calcio balilla?

Abbiamo preso come modello questo prodotto che ci consente di applicare il principio base della didattica esperienziale, ossia faccio, capisco, imparo. In una fabbrica reale non ci si può concedere il lusso di commettere errori mentre qui, paradossalmente, è importante sbagliare per imparare, proprio come recita un vecchio adagio che trasmette una verità. Consentiamo alle persone di imparare facendo, sfruttando l’esperienza diretta. Un altro principio che seguiamo è quello dell’apprendimento di gruppo, proprio perché si apprende di più grazie alla contaminazione tra esperienze differenti. Unendo studenti che provengono da percorsi diversi, creiamo gruppi in cui ciascuno può beneficiare delle competenze altrui.

Cosa trovano gli studenti in i-Fab?

Frequentando la nostra fabbrica simulata è possibile conoscere quanto di più avanzato possa essere oggi adottato per progettare e gestire fabbriche snelle e intelligenti. Questo in virtù della ricerca rigorosa che i ricercatori di Liuc Business School, e in particolare del centro su Operations e Lean management, portano avanti sui temi del lean manufacturing e della quarta rivoluzione industriale. Tale ricerca, che viene condotta anche in collaborazioni con primari centri di ricerca internazionali come per esempio il Fraunhofer, non solo produce ogni anno pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali ma arricchisce di contenuti avanzati i corsi di Lean manufacturing al terzo anno della laurea in Ingegneria gestionale e di Manufacturing strategy e Data science per il management al secondo anno della laurea magistrale in Ingegneria gestionale.

Da quando è operativa i-Fab?

La fabbrica simulata è nata quattro anni fa. Siamo stati i primi in Italia a proporre una fabbrica modello nella logica di Industry 4.0. Nel mese di settembre del 2016, a Milano è stato presentato dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal ministro Carlo Calenda il piano nazionale di sviluppo Industria 4.0. Pochi mesi dopo, in novembre, abbiamo inaugurato i-Fab, con la presenza proprio di Calenda. Nel corso degli anni abbiamo svolto i nostri programmi restando costantemente aggiornati e, negli ultimi mesi, ci siamo evoluti anche per dare risposte concrete all’emergenza sanitaria che stiamo attraversando.

A chi si rivolge i-Fab?

Già da quattro anni questa fabbrica è utilizzata come asse didattico fondamentale per gli studenti di Ingegneria gestionale, come dicevo, ma anche di Economia aziendale e per tutti coloro che vogliono fare un percorso per conoscere da vicino le possibilità messe a disposizione dalla tecnologia e per applicarle successivamente nella propria azienda. In ottobre riprenderemo i lavori e quindi potranno avvicinarsi altre persone a questa nostra realtà.

Quante persone possono lavorare in i-Fab?

Possono essere presenti nella fabbrica simulata fino a venti persone contemporaneamente. Naturalmente ora abbiamo dovuto ridurre il numero di coloro che lavorano insieme per rispettare il protocollo di sicurezza anti-Covid che viene applicato qui come in tutte le fabbriche d’Italia.

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