«Prof precaria, riparto da zero
Ma a 38 anni torno dai miei»

La storia di Federica Zancucchi che non si è mai arresa e ora torna a studiare per cercare un impiego più stabile

Una vita da prof precaria, ora riprende a studiare per cercare un’altra via. E a 38 anni s’è vista suo malgrado costretta a fare marcia indietro, chiedendo ospitalità ai genitori.

Federica Zanzucchi si è trovata costretta a rimettersi in gioco, ripartendo da zero con una scuola universitaria di arte-terapia per provare a invertire un trend che, a dispetto dell’impegno, non le ha ancora concesso di trovare la necessaria stabilità economica.

«Per sei anni - spiega - ho lavorato per diverse cooperative nell’ambito dell’educazione. Mi sono occupata di bambini con disabilità fisiche e cognitive, lavorando in diverse sedi. Un lavoro pagato da settembre a giugno, senza ferie, senza malattia e, in alcuni casi, perfino legato allo stato di salute dei ragazzi che seguivo».

Un percorso a ostacoli il suo, con una ventina di ore la settimana a scuola per campare («Uno stipendio da 5-600 euro, che necessariamente dovevo integrare con un secondo lavoro per poter andare avanti», racconta) e il timore, peraltro più volte verificatosi, che l’improvvisa assenza dalle lezioni di uno dei suoi alunni si trasformasse in un’ora buca, pertanto senza remunerazione.

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