Scade la sanatoria del fisco
Da recuperare 10 miliardi

Il termine per la “voluntary disclosure”è fissato al 30 settembre
Il tributarista D’Andrea: «Importante gettito fiscale dal nostro territorio»

«Ritengo che nelle casse dello Stato la voluntary disclosure stia per portare dalla provincia di Como un buon gettito fiscale».

Per il tributarista comasco Silvio D’Andrea la regolarizzazione dei rapporti col Fisco italiano da parte dei contribuenti che vogliono sanare le violazioni fiscali del passato è, anche a Como, in pieno svolgimento.

Per molti dunque servirebbe più tempo, mentre la scadenza del 30 settembre è ormai prossima, senza alcuna garanzia che si possa ottenere la ventilata proroga al 31 dicembre. «Personalmente – afferma ancora D’Andrea – ritengo che il termine di fine settembre resterà invariato. Una proroga comporterebbe l’effetto, non certo desiderato dall’erario, di slittamenti dei pagamenti oltre che probabili conseguenze per gli anni di accertamento.

Più verosimile una riapertura dei termini, in pratica una nuova tornata di consegna delle domande per chi non si sarà messo in regola entro fine mese.

Di recente la società di consulenza aziendale Sva Group guidata dal comasco Gianluca Marano ha stimato che sui circa 180 miliardi di euro depositati da italiani nelle banche svizzere la quota comasca sia intorno ai 10 miliardi, in buona parte depositati ovviamente anche dai frontalieri chiamati come gli altri ora a regolarizzare eventuali violazioni verso il Fisco italiano e per i quali altre stime indicano un volume di depositi intorno ai 4 miliardi.

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