Scuola di restauro e campus Its. Nell’area di Expo il progetto di Valore Italia ha un cuore comasco

Formazione I comaschi Alessandro Tarpini e Salvatore Amura protagonisti del progetto Valore Italia realizzato a Mind e alla Bovisa. Aule, laboratori, spazi di ricerca e residenze per studenti

Un polo formativo del saper fare immerso nell’innovazione. Ci sono due comaschi – Alessandro Tarpini, ex segretario generale della Cgil, ex direttore generale di Fondazione Enaip e Salvatore Amura, ex responsabile di Ied Accademia Galli ed ex direttore di Fondazione Volta – al centro della creazione, a Mind, di un centro di formazione e ricerca che ha unito il più grande campus Its a livello nazionale e i nuovi percorsi di laurea magistrale della Scuola di restauro di Botticino.

All’impresa sociale Valore Italia - di cui Tarpini è presidente e Amura consigliere delegato - si deve il trasferimento di quest’ultima dal piccolo comune in provincia di Brescia dove è nata nel 1974 all’area Expo e il suo rilancio attraverso un’offerta didattica in cui alle tradizionali tecniche di recupero dei beni culturali si associa l’esplorazione delle nuove frontiere che il digitale apre anche nel campo del restauro.

Gli spazi

Il risultato sono i nuovi spazi di 4 mila metri quadrati circa tra aule e laboratori ricavati dalla riqualificazione dell’immobile creato per Eataly durante Expo a cui si aggiungono altri 1.500 mq alla Bovisa, tra laboratori e residenze universitarie. «Puntiamo moltissimo al restauro preventivo, la tecnologia può aiutarci a prenderci cura del nostro patrimonio – dice Salvatore Amura - oggi restauratori, ingegneri, tecnici e chimici devono lavorare insieme per conservare il nostro straordinario patrimonio. In Italia siamo abituati a intervenire per fare fronte all’emergenza, la tecnologia digitale ci consente oggi di fare ciò che serve, spendendo meno, prima che un bene si deteriori».

Il titolo di abilitazione alla professione di restauratore è equiparato alla laurea magistrale. Durante i cinque anni di corso oltre il 50% delle attività vengono svolte in laboratori e in cantieri di restauro.

Il piano di studi prevede tre periodi di tirocinio formativo in Italia e all’estero. Tre gli indirizzi previsti: materiali lapidei (superfici decorate dell’architettura e dipinti murali); manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile; manufatti tessili (arazzi, tappeti, vestiti).

Il progetto di Valore Italia nasce dall’alleanza di Fondazione Enaip Lombardia e Umana Forma, la società di formazione del gruppo Umana. «La sede a Botticino per tanti aspetti non era più sostenibile – dice Tarpini – la scelta di Mind deriva anche dalla convinzione che occorresse riprofilare la professione del restauratore che non è più soltanto quella di un artigiano con grandissima abilità manuale ma anche quella di un professionista con specifiche competenze scientifiche».

La tradizione della scuola di Botticino è antica, i corsi sono iniziati ad ottobre con una quindicina di matricole, nel complesso, docenti compresi, si tratta di una community universitaria di circa 200 persone.

Le partnership

Nell’operazione di Valore Italia è decisivo il fattore sistema. Il progetto formativo si è sviluppato attraverso una serie di partnership operative d particolare rilievo.

La sede a Mind ospiterà ad esempio il laboratorio di restauro del contemporaneo e del design della Triennale e in virtù di questo accordo gli studenti saranno coinvolti in progetti di valorizzazione della collezione permanente del museo milanese. Tra gli accordi, quello con l’Università Statale che a Mind trasferirà le facoltà scientifiche. Strategica anche la collaborazione con Intesa Sanpaolo che si avvale della scuola di restauro per la conservazione del suo sterminato patrimonio d’arte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA