Sisme, 223 dipendenti a casa
Marito e moglie licenziati

Il giorno della disperazione. Lacrime e silenzio, ieri alla Sisme di Olgiate Comasco, quando è giunta la notizia della consegna delle prime lettere di licenziamento (200 su 223 attese)

Il giorno della disperazione. Lacrime e silenzio, ieri alla Sisme, quando a metà mattina è giunta la notizia della consegna delle prime lettere di licenziamento (200 su 223 attese).

Ci sono casi umani drammatici. «Mi piange il cuore dover dire a mia figlia che probabilmente dovrà interrompere gli studi universitari, perché non abbiamo la possibilità di pagarle la retta di frequenza». A dirlo, con la voce rotta dalla commozione, Lucia Vincenti, 43 anni, di Malnate, licenziata dalla Sisme al pari del marito Vito Ferrara. Lei in fabbrica dal 2005, prima a tempo pieno poi part-time dopo l’ultima maternità, lui dal 2004.

Due pagine sul caso Sisme su La Provincia in edicola mercoledì 15 gennaio

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